Provincia: è il giorno più lungo
Rischiano tutti, pure gli animali

Provincia: è il giorno più lungo Rischiano tutti, pure gli animali
3 Minuti di Lettura
Sabato 30 Luglio 2016, 22:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 17:23
È il giorno della verità per la Provincia di Brindisi, mai come adesso a rischio default. Mancano i soldi, praticamente, per tutti i servizi di competenza dell’ente provinciale e se la Regione Puglia non sbloccherà i 5,8 milioni di euro un tempo destinati alla realizzazione di un impianto di compostaggio, l’ente finirà in default, con conseguenze che si preannunciano devastanti.
A pagare per prima sarà la società partecipata Santa Teresa, che finora ha dato lavoro a 130 persone: senza i soldi si provvederà al licenziamento in blocco, dopo le innumerevoli proroghe dei mesi scorsi. Museo e biblioteca oggi potrebbero non aprire. Rischia il taglio definitivo anche il centro faunistico provinciale. Il consiglio provinciale è convocato per oggi alle ore 12: se il governatore Michele Emiliano non dovesse sbloccare i fondi, il presidente della Provincia Maurizio Bruno si dimetterà, così come annunciato nei giorni scorsi. Sotto, nel dettaglio, ecco cosa accadrà in caso di mancato arrivo dei fondi.

Bruno: mi dimetterò.  Qualora la Regione Puglia non dovesse sbloccare i 5,8 milioni di euro, il presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno ha annunciato le dimissioni. «Dopo l’ultima comunicazione di Emiliano - ha detto Bruno -, i dirigenti non sono disposti a fare piani d’impresa dal primo agosto (da oggi,) perché non c’è copertura economica. E il consiglio provinciale di certo non si assume la responsabilità di votare contro il parere di un dirigente».
 
Il museo non apre. Contraccolpi all’azzeramento della Santa Teresa arriveranno dagli addetti alle pulizie dei musei, anche loro finiti nell’occhio del ciclone per il dissesto finanziario dell’ente provinciale. Il museo potrebbe non aprire per la giornata di oggi, e una chiusura prolungata della struttura non rappresenterebbe che un danno oggettivo, soprattutto in piena stagione estiva, quando sono tanti i turisti che vi si recano per ammirare i reperti.

Allarme per le scuole. Non ci sarebbero i soldi per la manutenzione delle scuole. Nei mesi invernali c’era già stata una polemica sui costi per i riscaldamenti, visto che la Provincia aveva comunicato la propria difficoltà nel provvedere alle spese, di cui si sarebbero potuto far carico soltanto gli istituti stessi. Ora il problema si estende: in caso di default, non ci sarebbero nemmeno le condizioni per garantire la manutenzione complessiva delle scuole.

Partecipata a rischio. Quei 5,8 milioni di euro servono per garantire gli equilibri del bilancio provinciale. Se va in default la Provincia, va in default anche la Santa Teresa. Verrebbero così licenziate le 130 persone che sono al servizio della società partecipata della Provincia. Negli ultimi tempi, per i lavoratori è stato un susseguirsi di proroghe di mese in mese, ma a questo punto la situazione si farebbe irrimediabile, e i licenziamenti una conseguenza inevitabile.

Biblioteca in bilico.  Identico discorso fatto per il museo vale anche per la biblioteca provinciale di Brindisi. Anche in questo caso la struttura potrebbe non aprire oggi. Oggi la biblioteca dispone di un patrimonio complessivo di 120.000 volumi tra monografie e periodici. Questa ricchezza fa della biblioteca la più importante della provincia, nonché l’unica che possa documentare nella sua interezza lo svolgersi della vita culturale dell'intera provincia di Brindisi e non solo.

Strade da sbarrare.  Anche in questo caso, il ragionamento fatto per le scuole viene esteso anche per le strade di competenza della Provincia: la manutenzione di tante arterie del territorio brindisino diverrebbe impossibile. Proprio nei giorni scorsi, lo stesso presidente Bruno aveva annunciato di essere pronto a chiudere le strade. Quella che poteva sembrare una provocazione, rischia adesso di avere un significato completamente diverso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA