Avvocata salentina uccisa dal marito a Perugia nel giorno contro il femminicidio

Avvocata salentina uccisa dal marito a Perugia nel giorno contro il femminicidio
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Mercoledì 25 Novembre 2015, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 11:20
PERUGIA - Una giovane avvocata salentina, Raffaella Presta, 40 anni, originaria di San Donaci ma nata a Maglie, è stata uccisa in via Bellocchio, dietro la stazione Fontivegge, a Perugia. Il suo corpo è stato trovato in casa. I carabinieri hanno fermato il marito, Francesco Rosi agente immobiliare di 43 anni: l'ipotesi è quella di un omicidio dopo una lite. L'allarme è scattato qualche minuto prima delle quattro del pomeriggio: è stato lo stesso uomo a chiamare i carabinieri raccontando di aver sparato alla moglie. «Ho fatto qualcosa di molto brutto a mia moglie, venite», ha detto al centralino del 112. Nella villetta sono subito arrivati i medici del 118 che non hanno potuto fare niente per salvarla.



La donna è stata uccisa dal marito con un colpo di fucile nella loro casa. L'uomo solo questa mattina era stato visto assolutamente tranquillo al lavoro. E' stato accompagnato in procura in via Fiorenzo di Lorenzo per essere interrogato dal pm di turno, Valentina Manuali. All'interno della casa anche il medico legale Laura Reattelli. Il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, è arrivato sul luogo dell'omicidio e ha parlato di «omicidio per futili motivi».



La coppia era sposata da una ventina d'anni, ha un bimbo di 6 anni e pare non avesse grossi problemi. «È una tragedia, ma stiamo valutando la situazione. È presto per fare considerazioni», ha detto uscendo dalla villetta il difensore dell'uomo, l'avvocato Luca Maori, che ha spiegato come l'agente immobiliare, perugino, sarebbe infatti ora sotto choc. Tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri anche quella di una lite per motivi di gelosia. Tutte le piste rimangono comunque al momento aperte. La donna è stata soccorsa in casa dal personale del 118 che ha anche tentato di rianimarla ma vanamente. Choc a San Donaci, dove vive la famiglia dell'avvocata, e dolore a Maglie, dove il padre ha prestato servizio come carabiniere.



Le reazioni - "Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, piangiamo una giovane donna uccisa dal marito. E come volete chiamarlo se non femminicidio? Questa è una vera emergenza sociale e culturale": a scriverlo su Facebook è la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dopo la notizia dell'omicidio avvenuto oggi a Perugia. "Dobbiamo fermare - sottolinea la presidente - questa strage delle donne uccise solo perché donne da uomini che dovrebbero garantirle relazioni civili, affettive ed umane. Nei prossimi giorni, d'intesa con altre istituzioni, assumerò una iniziativa pubblica per azioni concrete utili a tutelare le donne". "Oggi - scrive ancora la presidente Marini - il mio pensiero doloroso va a quel piccolo bambino di appena sei anni che si trova la mamma uccisa da chi avrebbe avuto il dovere di proteggere il piccolo e la mamma. Sono addolorata come donna e come presidente di una regione che non riesce a fermare questa odiosa strage di donne". (Fonte ANSA)
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