Aggressione in ospedale, ferito il portinaio

Aggressione in ospedale, ferito il portinaio
di Danilo SANTORO
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Venerdì 1 Luglio 2016, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 11:39
Aggressione all’ospedale di Ostuni: ferito il portinaio. Indagini in corso da parte del commissariato della Città bianca. Non sono esclusi sviluppi nelle prossime ore. Ma intanto tra gli operatori del presidio ospedaliero di via Villafranca cresce la paura. A denunciare l’episodio è stato il coordinatore cittadino dei Conservatori e Riformisti Giovanbattista Farina, medico nell’ospedale civile di Ostuni. Secondo quanto è al vaglio degli inquirenti il presunto aggressore avrebbe prima picchiato il dipendente all’ingresso, e poi aggredito verbalmente alcuni medici di guardia ed altro personale del pronto soccorso ostunese. Il portinaio è stato soccorso dai sanitari della Città bianca. Al momento sono in corso ulteriori verifiche per accertare che l’uomo, protagonista di questa episodio, fosse anche armato.
«Tali episodi si verificano con grande frequenza, ma le denunce presentate agli organi di polizia ed alla dirigenza dell’Asl di Brindisi - racconta con amarezza Farina - purtroppo restano solo dei segni posti su pezzi di carta. L’ultimo episodio ha rasentato la tragedia». Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, nell’ultima circostanza ha evitato l’aggravarsi delle conseguenze. Investigatori che avrebbero acquisito una serie di elementi utili a ricostruire l’intera vicenda. Massimo riserbo sulle indagini affidate al commissariato di Ostuni. Ma gli agenti della Città bianca con un’attività investigativa attenta, immediata e meticolosa sarebbero vicini ad una svolta per individuare il presunto aggressore. Ad essere colpito sarebbe stato solo lo sfortunato portinaio, in preda alle istanze da parte dell’uomo. Sulle cause dell’episodio, al momento si conoscono pochi dettagli, su cui i detective ostunesi stanno approfondendo l’indagine. Resta comunque lo sconcerto da parte degli operatori dell’ospedale della Città bianca.

«Auspico una maggiore attenzione da parte degli organi competenti, per prevenire il fenomeno della violenza dilagante e per tutelare il personale in servizio. Il personale medico e sanitario lamenta la sistematicità con cui questi episodi si verificano e l’inadeguato sistema di controllo - conclude Farina - che dovrebbe proteggere l’incolumità di personale medico, sanitario e dei pazienti stessi». Lo stesso coordinatore cittadino dei Cor nelle scorse settimane aveva denunciato la precariato, anche dal punto di vista della sicurezza, con cui sono costretti a condividere, soprattutto gli operatori del pronto soccorso. Circostanze gravi che, intanto, si erano verificate nei giorni scorsi anche in altri ospedali della provincia di Brindisi, compreso l’ospedale del capoluogo. 

Sulla questione era intervenuta anche la segreteria regionale dell’Aogoi Puglia (associazione ostetrici-ginecologi ospedalieri italiani). «Stigmatizziamo la violenza subita dalla nostra collega nell'esercizio delle proprie funzioni, e, ci associamo con Cimo e con il direttore sanitario dell’Asl Brindisi alla piena solidarietà e vicinanza alla dottoressa». Il segretario regionale Pierluigi Sozzi sottolinea alcuni aspetti. «L'enorme riflesso sociale che ci coinvolge nell'espletamento della nostra professione di ostetrico-ginecologo può essere anche la risultante di questi episodi, il nostro lavoro è estremamente delicato e rappresenta l'urgenza per eccellenza, la rapidità di esecuzione è fondamentale, l'ambiente di lavoro deve essere organizzato nell'interesse degli operatori e delle gravide». 
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