Ospitati presso il Cara i 65 minorenni sbarcati a Brindisi

Ospitati presso il Cara i 65 minorenni sbarcati a Brindisi
di Maurizio DISTANTE
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Martedì 14 Giugno 2016, 11:18
BRINDISI - I 65 minori sbarcati domenica mattina a Brindisi tra i 653 migranti giunti a bordo della motonave battente bandiera norvegese Siem Pilot, impegnata nell'operazione Triton dell'agenzia europea Frontex, sono stati sistemati nel Cara, il centro di accoglienza richiedenti asilo, di Restinco e non nel Cie, il centro di identificazione ed espulsione, che, sebbene adiacente al Cara, è totalmente autonomo e isolato da quest'ultimo. È l'ufficio stampa della Prefettura di Brindisi a puntualizzare la cosa che rischiava di creare immotivate proteste, vista l'età degli ospiti e la loro condizione giuridica nel nostro paese, incompatibili con un soggiorno, seppur limitato ed emergenziale, nel Cie. «A tal proposito - scrivono in una nota dalla Prefettura - si evidenzia che il Cie non è mai stato preso in considerazione, in quanto del tutto inidoneo per tipologia di struttura e di persone in esso sistemate rispetto alle esigenze di accoglienza, peraltro maggiormente rafforzate nel caso di minori». I minori non accompagnati, infatti, sono stati sistemati nel Cara dato che il Comune di Brindisi non è riuscito a individuare nell'immediato una casa famiglia dove accoglierli.
La precisazione fa il paio con il chiarimento circa l'allestimento di un campo nella palestra del quartiere Perrino, notizia circolata nell'immediatezza dello sbarco. Anche in questo caso, da piazza Santa Teresa si sgombra il campo da eventuali fraintendimenti. «Nessun migrante - si legge nella nota della Prefettura - è stato sistemato presso la palestra del quartiere Perrino né è stato allestito nella stessa alcun campo da parte della Protezione Civile».
Il dispositivo di accoglienza autorizzato dal Prefetto Annunziato Vardè ha svolto il proprio compito secondo protocollo: i migranti sono stati accolti al momento del loro sbarco al molo di Sant'Apollinare dal personale del 118 per uno screening sanitario che consentisse di valutarne le condizioni di salute, dalla Croce Rossa e dalla Portezione Civile, impegnate nel ristoro fisico e morale dei profughi, dalle forze dell'ordine, garanti della sicurezza nello svolgimento delle operazioni di accoglienza e identificazione, e dalle autoirtà che hanno vigilato su tutti gli aspetti della cosa.
Nell'immediato futuro sono previsti ulteriori sbarchi lungo le coste brindisine che saranno sempre gestiti dalla Prefettura, coadiuvata dai servizi e dai volontari che, da sempre, si occupano dell'accoglienza. Non è solo il mare, però, a portare in migranti dalle nostre parti: questa mattina, provenienti da varie zone dell'Africa, in 700 sono sbarcati a Crotone, in Calabria; tra di essi anche 110 donne, 2 delle quali incinte, e sei minori. Di questi, in 60 circa saranno smistati nelle strutture di accoglienza pugliesi, secondo quanto previsto dal piano messo a punto dal Ministero degli Interni.