Lunedì la proclamazione, ma la maggioranza trema

Lunedì la proclamazione, ma la maggioranza trema
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 28 Luglio 2016, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 13:19
Sono passati quasi due mesi dai risultati delle ultime elezioni amministrative e solo tra qualche giorno, dopo una lunga attesa, i consiglieri comunali potranno insediarsi ufficialmente. La cerimonia di proclamazione, infatti, si terrà lunedì prossimo, alle 11, nella sala universitaria di palazzo Nervegna. Questo significa, dunque, che il primo consiglio comunale dell’era della sindaca Angela Carluccio si terrà negli ultimi giorni di agosto o, più probabilmente, agli inizi di settembre.
 
C’è un mese di tempo, quindi, per lavorare e provare a ricucire le tante fratture che si sono create in queste prime settimane di amministrazione, nonostante la mancanza del consiglio comunale. Un’impresa che, però, pare tutt’altro che semplice, anche se c’è chi lavora sottotraccia quanto meno per ottenere un incontro faccia a faccia.
Fin dai primi giorni, infatti, il fondatore di Impegno Sociale (la lista più suffragata della coalizione vincitrice) ha contestato una serie di comportamenti alla sindaca ed al resto della maggioranza. Contestazioni inserite in quel documento che proprio Pasquale Luperti e Marika Rollo non hanno voluto firmare: il cambio dei dirigenti senza alcuna discussione nella coalizione, le «passeggiate per i quartieri per ringraziare gli elettori del grande consenso espresso ai partiti», il fatto che secondo alcuni «i veri vincitori morali sono gli onorevoli Ciracì e Fitto», l’apparizione di «personaggi mai visti durante la campagna elettorale ma che si sono appropriati del successo elettorale».
I consiglieri eletti di Impegno Sociale dovrebbero essere cinque o sei, a seconda dei calcoli dell’ufficio elettorale. Ma quale che sia il risultato, il movimento ne ha già persi due, ovvero Luperti e Rollo, che non avendo firmato il documento sono ufficialmente fuori. Da Impegno Sociale, però, non dalla maggioranza. Che quindi recupera due voti certi rispetto ai cinque (o sei) persi.
Dai diciannove di maggioranza contro tredici di opposizione, infatti, si era passati a quattordici di maggioranza, tredici di opposizione e cinque in bilico, intenzionati a valutare delibera per delibera come votare. Una situazione che avrebbe messo in notevole difficoltà la maggioranza, facendola andare sotto nel caso in cui i consiglieri di Impegno Sociale avessero deciso per il voto contrario. Ora, i numeri sono leggermente meno difficili da gestire, anche se la situazione non è comunque facile.
La maggioranza della Carluccio, infatti, ora come ora può contare su sedici voti contro i tredici dell’opposizione. Ma i tre rimasti con Impegno Sociale potrebbero comunque mettere i bastoni tra le ruote. Se, poi, dalla proclamazione risultasse che il movimento ha diritto a tre consiglieri e non a cinque, per la maggioranza sarebbero guai.
Ma Luperti, che insieme alla Rollo è ormai fuori da Impegno Sociale, se l’era presa anche con il Partito Democratico, sostenendo che dopo la sconfitta, i vertici si sarebbero dovuti dimettere: «Persone di un’altra città, di un altro mondo, che ancora scrivono e parlano di Brindisi. Restate a casa, di danni ne avete fatti anche troppi». Parole alle quali, però, la commissaria cittadina del Pd Sandra Antonica non vuole dare troppo peso. «Il livore di Lino Luperti contro il Pd - ribatte la commissaria cittadina e vice segretaria regionale - l’avevamo messo in conto e non ce n’eravamo preoccupati né spaventati. La battaglia continuiamo a considerarla giusta e quando la consideri tale, il problema fondamentale non è vincere o perdere. Noi, infatti, andremo avanti finché non vinceremo. Dopo di che, Luperti può anche vincere le primarie per il candidato presidente degli Stati Uniti ma il consenso e la prosopopea non sono certo requisiti richiesti a un dirigente del Pd, tant’è che lui non lo è più. Considero più dignitoso per me non rispondergli».
 
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