Intercettata la banda dell'Audi: due arresti dopo l'inseguimento

Intercettata la banda dell'Audi: due arresti dopo l'inseguimento
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Sabato 23 Aprile 2016, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 20:43
Inseguiti e arrestati dai carabinieri di Fasano due ladri, erano a bordo di due auto rubate e avevano con loro arnesi da scasso e centrali d’auto. Si tratta di due uomini arrestati dai carabinieri alle prime luci dell’alba, P.I.F. nato  a Castellana Grotte e O.M., nato a Fasano. Altri complici sono in via di identificazione. Durante il servizio due pattuglie in tinta civile del Nucleo Operativo della Compagnia di Fasano, appostate in una via nei pressi di un istituto di credito isolato, si ponevano all’inseguimento di due autovetture, un’Audi Q3 e una Volkswagen Polo, notate transitare nei pressi del bancomat sorvegliato.

I veicoli con a bordo i malfattori, non accortisi della presenza delle autovetture militari, imboccavano poco dopo via Lauberg che non ha uscita. I banditi, avuta contezza situazione, cercavano di reagire, infatti i due occupanti della Polo uscivano dalla vettura e si davano alla fuga a piedi, venendo prontamente inseguiti da due militari. Nel contempo, il conducente dell’Audi, rimasto alla guida, ingranava la retromarcia andando ad impattare l’auto militare. Uno degli occupanti della VW, armato di un grosso cacciavite lungo ben 30 centimetri, veniva bloccato ed ammanettato dopo un’animata colluttazione ingaggiata con i carabinieri, mentre il complice riusciva a guadagnarsi la fuga.

Il malvivente a bordo dell’Audi veniva anch’egli prontamente bloccato dagli altri due militari. Entrambe le autovetture risultavano rubate a Castellana Grotte, l’Audi il 14 aprile e la Polo nella nottata. All’interno dei mezzi sono stati sequestrati, oltre a numerosi attrezzi da scasso, due secchi ricolmi di chiodi a tre punte, un “JAMMER”, un FLEX, due radio ricetrasmittenti, due passamontagna e 60 centraline per auto. Inoltre, parcheggiata lungo la via Lauberg, vi era un’altra auto rubata, una Fiat 500L, rubata sempre a Castellana Grotte il 18 aprile. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Brindisi con l’accusa di resistenza, ricettazione e furto aggravato.
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