Tarantino morì cadendo dal lucernario
Condannati il figlio e altri cinque

Tarantino morì cadendo dal lucernario Condannati il figlio e altri cinque
2 Minuti di Lettura
Venerdì 30 Ottobre 2015, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 19:20
BRINDISI - Il giudice monocratico del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Biondi, ha deciso la condanna di sei persone al termine di un processo per omicidio colposo celebratosi per la morte di Cosimo Perrini, 60 anni, operaio della "Cover Tech" di Crispiano (Taranto) che perse la vita precipitando nel cantiere di realizzazione del cinema multisala di Brindisi, mentre effettuava lavori di impermeabilizzazione della copertura. Tra questi figura anche il figlio della vittima, in qualità di datore di lavoro.



A quanto è emerso nel corso delle indagini e del dibattimento il lavoratore era privo delle cinture di sicurezza. Non c’erano per altro i soppalchi, necessari a norma di legge per prevenire il rischio di caduta. Perrini cadde da un lucernario in fase di realizzazione posto a una decina di metri d'altezza e morì. Era l'1 agosto 2007.



A distanza di otto anni sono stati condannati a un anno e sei mesi di reclusione Renato Perrini, il figlio, amministratore unico della ditta subappaltatrice dei lavori e Antonio Sergio, direttore del cantiere; a un anno Paolo Perrino, direttore tecnico, e Nicola Lemma, coordinatore della sicurezza; a dieci mesi Francesco Perrino legale rappresentante della ditta Cogit (impresa appaltatrice e titolare del cantiere), e Luciano Stella, responsabile dei lavori. Pena sospesa per tutti.

Gli imputati, insieme alle tre società citate come responsabili civili, la Ghisola srl (committente dei lavori), Cogit Spa e Cover Tech, dovranno anche provvedere, secondo quanto stabilito dal giudice, in solido tra loro al risarcimento del danno nei confronti delle tre parti civili, versando una provvisionale immediatamente esecutiva di 50 mila euro per ognuna di esse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA