Lavori in chiesa e spuntano tombe risalenti all’800

Lavori in chiesa e spuntano tombe risalenti all’800
di Gianni CANNALIRE
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Giovedì 23 Giugno 2016, 07:23 - Ultimo aggiornamento: 17:29
Ieri mattina durante i lavori di ristrutturazione della prima “parrocchia” di Francavilla Fontana sono spuntate due tombe sotterranee vicino l’altare della chiesa di Sant’Eligio, ed una terza già crollata.  All’interno sono state rinvenute diverse ossa umane di sepolture risalenti all’800. La parte interessata del cantiere è stata messa in sicurezza in attesa di ulteriori accertamenti. Sul posto ieri è arrivato l’architetto Maria Formosi che dirige i lavori di consolidamento dell’edificio religioso ubicato nell’omonima via a pochi passi da piazza Umberto I. 
 
Si tratterebbe di una sepoltura cosiddetta “Apud ecclesiam” realizzata dalla Confraternita dell’Annunziata nel 1801 ed autorizzata dalla sede vescovile di Oria.
Nel Medioevo partì l’usanza della sepoltura nelle chiese o negli spazi ad essa consacrati, o comunque prossimi, poiché si intendeva beneficiare del privilegio di godere il riposo eterno nelle adiacenze delle tombe dei martiri. 
Infatti nei primi secoli dopo Cristo, si affermò la pratica delle sepolture “ad sanctos o martyribus sociatus”, affinché fosse più facile il cammino del defunto verso la Resurrezione. 
Le chiese accoglievano le sepolture dei nobili in ambienti ipogei posti in prossimità o davanti alle cappelle laterali di patronato di una certa famiglia. Il clero, invece, aveva sepoltura in un unico ambiente sotterraneo, posto in prossimità del presbiterio e dell’altare maggiore. I popolani, infine, erano ammucchiati uno sopra l’altro senza cassa, avvolti solamente in un sudario, all’interno della navata centrale lungo due o più corridoi sotterranei ovvero in fosse molto larghe.

Francesco Milizia, teorico e critico di Oria, nel suo trattato “Principi di Architettura Civile” (1781), rilevò il grosso problema igienico - sanitario legato alla consuetudine di tenere esposti i morti per lungo tempo nelle chiese e seppellirli poi sotto i loro pavimenti o nei cortili degli ospedali e delle confraternite. La crescita demografica delle nuove città e l’insorgere di problemi igienici portò, dunque, al divieto dell’usanza ed alla creazione di appositi cimiteri lontano dagli abitati. 
La chiesa di Sant’Eligio è conosciuto dai francavillesi come la “Barrocchia”. Fu la “parrocchia filiale” della chiesa Madre (oggi Basilica Pontificia Minore), prima che in città si istituissero le altre parrocchie. Venne smantellata in seguito asl terremoto del 1743 e l’antica chiesa fu ricostruita e ampliata. La facciata venne rifatta nwl 1950. Fu parrocchia a tutti gli effetti ed ebbe il nome di “Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio (1777). Ha un’unica navata affrescata nel 1947 con un campanile a vela.
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