Calcinacci giù dalla cupola, paura all’ora della messa

Calcinacci giù dalla cupola, paura all’ora della messa
di Gianni CANNALIRE
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Lunedì 23 Maggio 2016, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 14:45
Un piccolo pezzo di malta staccatosi improvvisamente dalla cupola è precipitato ieri mattina su uno dei banchi della navata della Basilica Pontificia Minore, ovvero della parrocchia del Santissimo Rosario (più conosciuta come la chiesa Madre) durante la messa domenicale. L’episodio è accaduto attorno alle 8.30. Per fortuna solo tanto spavento da parte dei fedeli radunati in chiesa soprattutto per il tonfo sordo avvertito dalla caduta del pezzo di stucco che dato le modeste dimensioni non avrebbe potuto provocare seri danni fisici. Il pezzo di malta è caduto, comunque, su di uno dei banchi di legno vuoti, frantumandosi. 
Spaventato anche il giovane parroco don Federico Vincenti che stava celebrando la messa mattutina e che, nonostante, l’accidentale episodio, ha portato a termine la funzione religiosa. Sul posto è arrivato, subito dopo la messa, il direttore dei lavori di ristrutturazione e consolidamento esterno della maestosa cupola l’ingegnere Angelo Sgura. Con l’aiuto di un drone si è potuto visionare più da vicino la fessura apertasi sulla volta all’altezza di uno dei tanti finestroni a seguito del distacco del pezzo di malta.
 
«Non ci sono assolutamente problemi per la cupola trattandosi – ha detto monsignor Alfonso Bentivoglio rettore della Basilica - di un pezzo di stucco. In quel tempo si utilizzava del materiale come la malta per riempire le fessurazioni. Domani mattina (oggi, ndr) chiederò che venga effettuata una nuova ispezione visto che riprenderanno i lavori previsti per un altro lotto. Se è il caso farò montare nuovamente, giusto per sicurezza, una rete di protezione all’interno della cupola». La malta nel campo edile viene utilizzata nella realizzazione di murature, per collegare e tenere uniti altri materiali da costruzione, ma la sua funzione non è quella di “incollare” i mattoni o le pietre tra loro.
Oggi, come annunciato dall’arciprete Bentivoglio avrà inizio un altro intervento straordinario per allontanare i piccioni dalla maestosa cupola. Dopo i primi interventi già eseguiti nell’ambito del primo lotto dei lavori di consolidamento statico e conservativo della cupola con la chiusura dei varchi di accesso ai sottotetti ora si procederà ad un secondo intervento. Il dirigente dell’area tecnica del Comune di Francavilla Fontana l’ingegnere Sergio Maria Rini ha proceduto, il 12 maggio scorso, all’approvazione di una perizia di variante per il quarto lotto dei lavori. Perizia che interessa anche la problematica dello smaltimento delle acque meteoriche.

Si tenterà di risolvere in maniera definitiva il disagio provocato dai colombi. Gli interventi che saranno eseguiti interesseranno ora i grandi finestroni in corrispondenza della cupola principale. Qui il guano e le carcasse hanno finito per ostruire dapprima i terrazzi e successivamente le condutture verticali ed orizzontali per lo smaltimento delle acque piovane. «In questo caso, a differenza di quanto fu fatto nell’ambito del secondo e terzo lotto con la posa in opera di dissuasori aghiformi - si legge nella determinazione dirigenziale - è stato previsto la messa in opera di una rete antivolatili realizzata in polietilene color pietra con maglia quadrata e nodo stabilizzato contro i raggi ultravioletti, idrorepellente preceduta da una adeguata pulizia e disinfestazione dei siti». Sarà pure risolta la problematica dello smaltimento delle acque meteoriche. I lavori del cosiddetto primo lotto, già eseguiti da qualche anno, hanno riportato agli antichi splendori le maioliche che rivestono la cupola. Qualche anno venne completamente restaurata la facciata della Basilica. Un restauro lungo, complesso, articolato in più lotti quello di cui è oggetto, da alcuni anni la Basilica che proprio nel 2009 ha celebrato i 250 anni dalla sua ricostruzione. 
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