Madre e figlia morte in un garage: l'autopsia dirà se la bimba è stata uccisa

Madre e figlia morte in un garage: l'autopsia dirà se la bimba è stata uccisa
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 20:51

CEGLIE MESSAPICA - Una giovane donna dell’est europeo e un feto sono stati rinvenuti cadaveri in un garage a Ceglie Messapica. Sul posto ci sono i carabinieri che stanno eseguendo accertamenti. La donna non dava notizie di sé da diverse ore. Stanno verificando gli investigatori se abbia partorito nel box e quali siano le cause del decesso.
Stando ai primi accertamenti la donna, di 27 anni, rumena, potrebbe essere morta per un’emorragia in seguito al parto della bambina che portava in grembo. Il feto è stato trovato in una bacinella piena d’acqua. Il cordone ombelicale sarebbe stato reciso con un coltello.
A quanto sembra la bacinella con la bimba sarebbe stata trovata sotto un lavabo, probabilmente messa lì dalla madre. Si saprà solo dall'autopsia fissata per mercoledì se la piccola è nata viva o è morta nella bacinella colma d'acqua: se l'anatomo patologo troverà acqua nei polmoni vuol dire che la neonata ha potuto respirare, sia pure per pochi minuti.

A dare l’allarme è stato il proprietario dell’abitazione in cui sono poi stati ritrovati i cadaveri, casa in cui vivevano dei parenti. Non c’erano notizie della donna da almeno 12 ore. Sul posto oltre ai carabinieri sono intervenuti anche i vigili del fuoco per aprire la porta del garage. 

La giovane rumena trovata morta insieme alla bimba che aveva partorito viveva nel garage di Ceglie Messapica in cui carabinieri e vigili del fuoco hanno rinvenuto i cadaveri.
Lì, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe dato alla luce la neonata, senza però chiedere aiuto a nessuno. Gli investigatori stanno ricostruendo quanto accaduto: la piccola, al momento del ritrovamento, giaceva in una bacinella colma d’acqua. Si sta verificando se sia l’annegamento la causa del decesso. Sarà difficile appurare se la donna, che ha poi accusato un malore per via di una emorragia post partum – intendesse ucciderla o se invece stesse cercando di lavarla. A quanto si è appreso nessuno in zona sapeva della gravidanza della 27enne, che oggi sarebbe ripartita per tornare in patria. La ragazza faceva la badante.
Il pm di turno ha dato incarico al medico legale di eseguire accertamenti sui corpi per appurare con certezza le cause della morte della madre e della figlia appena nata. 

 

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