Crisi al Comune di Carovigno: il sindaco azzera la giunta e si dimette

Crisi al Comune di Carovigno: il sindaco azzera la giunta e si dimette
di Danilo Santoro
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Martedì 29 Dicembre 2020, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 15:32

«L'instabilità politica mi costringe ad azzerare la giunta e a dimettermi da Sindaco ma ciò non vanifica i risultati positivi di un grande lavoro e la speranza di continuare a lavorare per la nostra città». Così il primo cittadino di Carovigno, Massimo Lanzilotti, annuncia il suo passo indietro. E lo fa alla vigilia di un Consiglio comunale nel quale anche il Francesco Leoci rimetterà il mandato di presidente dell'assemblea. «Sono giorni difficili a Palazzo di Città, più che difficili, direi estenuanti e logoranti -, spiega il sindaco -.Giorni in cui le carte in tavola cambiano ad ogni incontro dimostrando tutta l’immaturità che, di fronte a una situazione emergenziale, in molti stanno dimostrando. Oggi ho dovuto azzerare la giunta, la mia giunta, fatta di professionisti competenti e soprattutto di brave persone che nulla hanno da invidiare alle migliori personalità della nostra città. Ho inoltre dovuto rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Sindaco, obbligato dalle condizioni di instabilità politica della mia maggioranza. La speranza per la Città di Carovigno è che si possa veramente dare seguito a quello che fino ad ora si è solo detto e cioè nominare una “giunta tecnica”.

E aggiunge: «Mi è stato chiesto nell'ultimo consiglio comunale di rassegnare le mie dimissioni e di azzerare la giunta, senza nessun ultimatum, con l’obiettivo di provare a nominare un team di “esperti” e da questo non mi sono sottratto già dal giorno seguente.

Sono stati tenuti diversi incontri e firmati documenti, dai quali è subito emersa la volontà di nominare una giunta tecnica. Peccato che poi ad ogni incontro nessun esperto è stato nominato dai vari gruppi politici, se non dal sottoscritto. Anzi i vari gruppi politici hanno sempre aggiunto richieste ulteriori, quasi come se l’obiettivo non fosse quello di far proseguire l'attività amministrativa fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Ricordo che questa seconda fase amministrativa ci doveva portare al superamento della fase emergenziale sanitaria, alla messa in sicurezza dei conti, all’avvio dei primi cantieri, il tutto con un orizzonte temporale limitato e condizionato anche da quello che la Commissione di accesso ispettivo potrebbe determinare. Come risaputo, a causa delle dimissioni del consigliere comunale del Pd Marzia Bagnulo, a Carovigno non c'è più una maggioranza politica. Questi fatti hanno generato scompiglio e reso instabile la nostra maggioranza fino a giungere alle scelte odierne».

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