Nella nota di qualche ora prima, però, dopo avere sottolineato che l’assemblea dei segretari di circolo della Puglia aveva «
A ventiquattr’ore di distanza, però, la posizione è già mutata. Radicalmente. E viene affidata ad una nota piuttosto criptica a firma del solo segretario Lacarra. «Come anticipato nella precedente nota di resoconto sull’assemblea dei segretari di circolo della Puglia, nelle prossime settimane il Pd pugliese - esordisce il segretario ricordando, sostanzialmente, quanto già annunciato poche ore prima - avvierà, con l’ausilio di figure tecniche altamente qualificate, un percorso di approfondimento in merito a due tra le più scottanti questioni dell’agenda politica regionale: Tap e Ilva».
E fin qui, niente di nuovo assodato che già nelle scorse ore era stato annunciato questo futuro approfondimento tecnico e politico. Ma subito dopo, il segretario regionale sembra chiarire, una volta per tutte, la posizione del Partito Democratico sulla questione Tap. «Circa il gasdotto, in particolare, sarà utile avviare un confronto - prosegue infatti - sugli effetti che l’opera potrà produrre nell’area di approdo costiero già definita al fine di una più approfondita valutazione di eventuali opere compensative che, in loco, andrebbero verosimilmente previste. Ciò soprattutto al fine di superare ogni sterile speculazione polemica e di delineare soluzioni condivise e concretamente realizzabili».
Resta, quindi, la necessità di un confronto - con le popolazioni e con tecnici ed esperti della materia - sulla questione gasdotto. Sparisce, invece, ogni riferimento all’approdo alternativo, la cui ipotesi era apertamente prevista nella nota precedente. Il confronto, dunque, si farà. Ma a Melendugno, unico approdo previsto dal progetto e dalle autorizzazioni per il gasdotto Tap in Italia.