Con la pistola estorce soldi all’ex cognato
Arrestato in provincia di Mantova

L'arresto eseguito dalla polizia a Mantova
L'arresto eseguito dalla polizia a Mantova
di Claudio Tadicini
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- Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 07:00
CEGLIE - Ha estorto soldi all’ex cognato esibendogli una rivoltella. La prima volta davanti ad una scuola, tenendola nascosta nella cintola dei pantaloni; la seconda nell’azienda dello stesso, ostentandola davanti ad alcuni suoi operai.
È riuscito ad ottenere in entrambe le circostanze alcune centinaia di euro ed avrebbe preteso di essere assunto o di "essere mantenuto" con mille euro al mese, ma gli è andata male: la vittima ha raccontato tutto alla polizia e lui è finito in manette.
Il protagonista è il 57enne Giuseppe Bellanova, originario di Ceglie Messapica, ma residente da tempo nel comune di Castelbelforte, in provincia di Mantova, arrestato dai poliziotti della città lombarda ed accompagnato in carcere con le accuse di estorsione, minacce aggravate nonché detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Il cegliese, già noto alle forze dell'ordine, è accusato di avere costretto il titolare di una pelletteria mantovana a cedergli soldi, dietro minacce a mano armata. Il primo episodio risale allo scorso 29 gennaio, quando Bellanova - come ricostruito dalle indagini della polizia - si è presentato davanti ad un istituto scolastico del capoluogo di provincia lombardo, sapendo di incontrare l'ex cognato, che era andato a prendere i figli all'uscita di scuola.
Nonostante la presenza di tanti piccoli studenti e dei loro genitori, il 57enne ha avvicinato l'ex congiunto e gli ha mostrato un revolver calibro 38 special che teneva infilato nei pantaloni. Senza estrarre l'arma e mostrandogli alcuni proiettili, dunque, lo avrebbe minacciato: «Dammi 200 euro o finisce male».

Temendo che la situazione potesse degenerare mettendo a repentaglio la sicurezza dei propri figli e quella degli altri bambini, la vittima ha subito ceduto alle minacce ed ha consegnato quanto richiesto dal cegliese, che si è poi allontanato. Il salentino Bellanova, tuttavia, dopo appena quattro giorni è tornato alla carica. E nella tarda mattinata del 2 febbraio scorso, sempre armato di revolver, si è presentato nella pelletteria dell'ex cognato. Dopo avere atteso che la maggior parte dei dipendenti andasse via per la pausa pranzo, è piombato nell'azienda ed ha estratto l'arma, minacciando il titolare ed i presenti. Questa volta, però, non pretendeva soltanto soldi. Voleva essere assunto o, comunque, mantenuto. Con mille euro al mese.
Allontanatosi dopo avere ottenuto altri 200 euro, il 57enne è stato rintracciato poche ore dopo dalla squadra mobile di Mantova, cui la vittima - con al seguito i filmati delle minacce registrati dalle telecamere di sicurezza dell'azienda - si era rivolta per porre fine alle intimidazioni ed alle richieste di denaro del cegliese. La polizia ha sequestrato la pistola e 16 proiettili: sia l'arma che le munizioni erano detenute illegalmente.
Sottoposto a fermo di polizia giudiziaria nell'immediatezza dei fatti, lunedì mattina al Bellanova è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare ed è così finito in carcere.
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