Cinque morti per il ribaltamento del tir sulla 379: l'autista condannato a 6 anni

Cinque morti per il ribaltamento del tir sulla 379: l'autista condannato a 6 anni
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Giovedì 2 Marzo 2017, 12:39
FASANO - E’ stato condannato a 6 anni di reclusione, tenuto conto anche dello sconto di un terzo per il rito abbreviato, Francesco De Sario, di Terlizzi (Bari), l’autista 57 enne del tir che il 12 dicembre 2015 si ribaltò lungo la Statale 379 Brindisi-Bari, all’altezza di Torre Spaccata, in territorio di Fasano provocando in tutto cinque vittime, tra cui la piccola Viola Casili, 3 anni, figlia del consigliere regionale dei Cinquestelle, Cristian. Secondo l’accusa l’uomo utilizzò il cellulare mentre era alla guida. 
Il gup di Brindisi ha stabilito che il risarcimento del danno per le parti civili, oltre al padre della bimba anche Marta Muscatello, la madre, ferita nell’incidente e scampata miracolosamente al peggio, andrà deciso in sede civile. L’avvocato, Viola Messa, non aveva formulato richiesta di una provvisionale. 
Furono tre le auto coinvolte nel sinistro: persero la vita anche i nonni di Viola,  Vito Muscatello e Rosetta Minerba, la sorella di quest’ultima Annamaria Minerba, residenti a Tuglie. E poi Leo Orlandino, 21 anni, di Fasano, il portiere della squadra di calcio Real Paradiso di Brindisi. 
De Sario rispondeva di omicidio colposo plurimo con l’aggravante delle violazioni del codice della strada. Secondo quanto fu accertato dai poliziotti del commissariato di Ostuni nel corso delle indagini, il conducente del tir che trasportava olio “per colpa consistita in imprudenza, imperizia e negligenza” e con “guida distratta per l’uso del cellulare e in condizioni di affaticamento” si accorse “in ritardo dell’autovettura che lo precedeva nel suo stesso senso di marcia” e non “rispettò l’idonea distanza di sicurezza dal veicolo”. Quindi “effettuò una veloce sterzata a sinistra nel tentativo di sorpassarlo e subito dopo, per evitare di collidere contro il new-jersey, controsterzò a destra, ma a causa dell’elevata velocità, pari a circa 85-90 chilometri orari, superiore al massimo imposto di 70 chilometri orari, e comunque non adeguata al carico del veicolo, perse il controllo del mezzo”. 
Il rimorchio, secondo la consulenza tecnica, urtò contro lo spartitraffico, scavalcò la barriera, si ribaltò nella carreggiata opposto e travolse le tre autovetture. De Sario fu arrestato dopo i fatti. Il pm, Simona Rizzo, aveva chiesto quattro anni e mezzo.
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