Boom di visite al castello di Brindisi, tutto prenotato fino al 21 giugno. Rossi: "Soprintendenza superficiale"

Boom di visite al castello di Brindisi, tutto prenotato fino al 21 giugno. Rossi: "Soprintendenza superficiale"
di Lucia PEZZUTO
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Lunedì 31 Maggio 2021, 05:00

Riapre il castello di Forte a Mare a Brindisi ed è già boom di visite, sold out di prenotazioni sino al 21 giugno. A tre giorni dalla riapertura la suggestiva fortezza, adagiata sull’isola di Sant’Andrea, ha accolto 900 visitatori. Anche la giornata di ieri, domenica 30 maggio, ha visto i visitatori in coda per i tour a cadenza oraria (10, 11 e 12 la mattina, 16, 17, 18 e 19 il pomeriggio). Giornata caratterizzata da venti freschi da Nord e nuvole che con l’interesse scatenato dall’inaugurazione di appena due giorni prima, ha fatto diventare il castello di mare il leit motv della domenica. 

Prenotazioni anche da tanti turisti


Le visite guidate sono gestite dall’associazione brindisina Le Colonne che si occupa anche della gestione del museo Faldetta e del castello di Carovigno. «La città di Brindisi ha mostrato grande entusiasmo. Abbiamo avuto talmente tante richieste da aver posticipato le visite sino al 21 giugno- spiega Anna Cinti, dell’associazione Le Colonne- Le prenotazioni arrivano anche da brindisini che abitualmente vivono fuori e che torneranno qui in vacanza. Ma stiamo organizzando anche dei gruppi con le scuole che faranno dei campus cultura».
L’associazione Le Colonne è il braccio operativo della Soprintendenza dei Beni monumentali e Archeologici di Brindisi e Lecce che ha puntato molto sul recupero di questo prezioso pezzo di storia. Il castello di Forte a Mare è una fortezza realizzata sino al 1600 in mezzo sull’isola di Sant’Andrea, nel cuore del porto di Brindisi. Nata come difesa contro i turchi e i veneziani. L’opera, unica nel suo genere, consta di due parti: forte a mare con le stanze e la sala d’armi, e l’opera a corno dove venivano allestiti gli accampamenti dei soldati. 
È stata ristruttura grazie ad un finanziamento di 5milioni di euro del ministero dei Beni culturali. Una ristrutturazione durata due anni. Una nuova ristrutturazione, la precedente era stata nel 2006, con la riapertura del castello nel 2007. L’intervento del primo lotto di lavori ha sostanzialmente riguardato il recupero di una prima parte dell’edificio finalizzato ad una proposta di valorizzazione legata ad un percorso di fruizione controllata. Il monumento, in parte già recuperato con precedenti lavori di restauro, a causa del susseguirsi di atti vandalici, aveva visto sfumare la possibilità di diventare un polo di attrattiva del turismo culturale anche a causa del venire meno delle condizioni di sicurezza per i visitatori. 
L’intervento completato nei giorni scorsi è stato indirizzato per creare un percorso narrato: è accompagnato anche da una App multimediale che guida il visitatore alla scoperta del sito attraverso la sua storia, il suo rapporto con la città e con il porto dall’inizio della sua presenza fino ad oggi, il pacchetto della comunicazione dei risultati ottenuti con il restauro e la ricerca. «È stato emozionante in questi giorni vedere tante famiglie ma soprattutto tanti bambini partecipare alle visite guidate- ha aggiunto Anna Cinti- al momento è presto per tracciare un profilo del visitatore ma da quello che possiamo vedere c’è tanto interesse da parte di tutti». 

Orari e telefoni: tutte le informazioni utili

 


Per le visite la prenotazione è obbligatoria. La visita dura 50minuti. Tre tour la mattina e quattro il pomeriggio, per ogni turno partono più gruppi. In ottemperanza alle norme anti Covid e per questioni di sicurezza, ogni giorno il castello può ospitare complessivamente massimo 300 visitatori. «È una struttura complessa, molto grande che si affaccia sul mare – ha spiegato l’architetto della Soprintendenza, Antonio Runno – non è possibile lasciarla completamente aperta al pubblico, non è sicura soprattutto per le famiglie per questo è stato deciso di aprirla e restituirla alla città con visite guidate».
Il costo della visita guidata è di 3 euro a persona.

Per prenotarsi chiamare il numero 3928091319; 3892459490, 3285677300.

Le accuse del sindaco contro la Piccarreta

Ma non sono mancate le polemiche sulla riapertura e sulla gestione. il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, attacca la Soprintendenza. ma la Soprintendenza non replica. Un primo confronto, duro pure quello, c’era già stato in occasione dell’inaugurazione di venerdì scorso del castello quando il primo cittadino, intervenendo sulle modalità di riapertura di Forte a Mare, aveva lamentato la mancata collaborazione della Soprintendenza con l’amministrazione comunale. Ieri con una nota al vetriolo il sindaco ha denunciato «un’approssimazione ed insufficienza nella sua gestione e valorizzazione» del bene.
«Siamo tutti contenti che, finalmente dopo anni, siano terminati i lavori di recupero di parte del castello Alfonsino, ma non possiamo non denunciare un’approssimazione ed insufficienza nella sua gestione e valorizzazione da parte della Soprintendenza», la prima parte della nota che non risparmia critiche. «Provo sinteticamente a spiegarne il perché- sostiene il sindaco Rossi- Da quasi 2 anni chiediamo alla Soprintendenza di costruire insieme un progetto di valorizzazione puntando ad una piena fruibilità e forte attrattività del castello. Abbiamo coinvolto nel possibile ragionamento la Regione con il Polo Biblio Museale e l’Unisalento su temi come l’archeologia subacquea ed altri. Ma mai è stato possibile incontrare la Sovrintendenza che sempre rinviava possibili ragionamenti».

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