Caos trasporti, la rivolta dei sindaci

Caos trasporti, la rivolta dei sindaci
di Roberta DENETTO
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Venerdì 23 Settembre 2016, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 12:35
La questione trasporti in provincia di Brindisi investe direttamente la vita delle comunità locali. Perché a viaggiare sui mezzi pubblici sono in gran parte lavoratori e studenti che si spostano verso il capoluogo o tra città diverse da quelle di residenza. Il sistema va inquadrato in un'ottica generale che deve spingere verso una riflessione sui bisogni reali. L'esigenza formativa presuppone che si debba rispondere in maniera adeguata al "diritto allo studio" che spesso coincide con il "diritto alla mobilità". Ma bisogna necessariamente alzare lo sguardo e porsi su un livello che non sia limitato ai confini urbani. La Provincia sta tentando di fare sintesi e di porsi come interlocutore istituzionale in grado di mediare e coordinare. Il presidente Maurizio Bruno ha già messo in agenda una riunione per martedì prossimo per cercare di programmare un'azione incisiva di concerto con le aziende che si occupano di trasporto pubblico.

I sindaci di diverse città del brindisino sono intenzionati a far sentire la propria voce. Michele Saccomanno primo cittadino di Torre Santa Susanna, centro con un elevato numero di studenti pendolari, fa sapere che aspetterà la fine del mese di settembre, data entro la quale l'assetto organizzativo di ogni scuola sarà già ampiamente definito. «Se dopo tale scadenza-dichiara -i disagi continueranno a mortificare gli studenti riconvocheremo la dirigenza Fse». E ricorda i passaggi consumati anche lo scorso anno quando l'argomento fu approfondito anche in Consiglio Comunale. «Fse- dice -fu convocata in assise per affrontare la questione. C'erano diversi autobus in condizioni critiche e ci venne promesso che sarebbero stati sostituiti. Chiedemmo che le linee non facessero troppe tappe extraurbane intermedie così da essere piene già alle ultime fermate. In quella sede ci fu garantito che le cose sarebbero migliorate». Saccomanno rileva però che la criticità permane e conclude «attendiamo che si consolidino le attività scolastiche in termini di orario, per verificare la reale entità degli abbonamenti e la capacità di risposta del trasporto pubblico».

Non fa sconti nemmeno il sindaco di Latiano Cosimo Maiorano che definisce la situazione «infelice e inaccettabile». Il primo cittadino concentra la sua analisi sui costi del servizio a carico delle famiglie affermando che «non c'è proporzione tra il prezzo dell'abbonamento, comunque elevato, e la dignità del servizio. I ragazzi - continua - viaggiano accalcati su autobus vetusti, carrozzoni che andrebbero semplicemente demoliti. E' assurdo far viaggiare in quelle condizioni considerando i tempi che viviamo. A questo punto - conclude - è necessario un coordinamento tra tutti i sindaci interessati alla problematica per dare peso alla denuncia e chiedere uno standard adeguato».
Nella giornata di ieri a San Pancrazio Salentino è andato in scena un vero e proprio sit-in di protesta di studenti e genitori. In testa il sindaco Salvatore Ripa che ha accolto le famiglie dapprima in Comune, dove si è svolta una assemblea dedicata al tema. Successivamente il nutrito gruppo si è spostato con il Sindaco presso la stazione. «Molti dei nostri studenti - ha detto - partono ogni mattina per raggiungere Lecce e Manduria. Anche oggi uno dei treni è arrivato con 20 minuti di ritardo, facendo perdere la navetta che poi porta presso l'istituto scolastico. Ma questo significa entrare sempre alla seconda ora con evidenti conseguenze per i ragazzi». E non usa la mano leggera quando definisce la situazione: «Un disastro anche per i collegamenti su gomma in direzione Brindisi. Il problema del sovraffollamento permane». Nel pomeriggio di ieri Ripa ha riunito la Giunta per scrivere a nome dell'intera amministrazione a Regione e Fse. «Capiamo i disagi che Fse vive in questo momento ma si tratta di un pubblico servizio che deve essere garantito».

Auspica una soluzione delle criticità aziendali, in tempi rapidi, il sindaco di Cellino San Marco Antonio De Luca. Nella sua città è nato un comitato di genitori che si sta interessando da tempo al problema trasporti. De Luca è costantemente in contatto con le famiglie che segnalano difficoltà quotidiane «Il problema - dice - viene da lontano e purtroppo sta diventando insostenibile. La solita storia da anni. Mi auguro che a livello centrale se ne venga a capo. In questi giorni le famiglie degli studenti sollevano la questione degli orari degli autobus. Questione che ho riportato all'ingegnere Re di Fse il quale sostiene che bisogna attendere qualche giorno affinché il sistema vada a regime. Spero - conclude - che si possa risolvere tutto definitivamente».
 
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