Xylella, si torna ad abbattere a Oria

Xylella, si torna ad abbattere a Oria
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 24 Settembre 2016, 11:54
Xylella, si torna ad abbattere, ma questa volta con il consenso dei proprietari dei terreni. Nove gli ulivi che sono stati sradicati ieri mattina nel Comune di Oria, sulla provinciale per Francavilla Fontrana. Si tratta di alberi inequivolcabilmente infetti, come dimostrano le analisi, ripetute più volte, in laboratori diversi, che si trovavano in una sola campagna. Unico, infatti, il proprietario, al quale il 10 agosto scorso è stata notificata la lettera di prescrizione con cui la Regione aveva chiesto di tagliare volontariamente le piante indicate entro il termine indicato, pena l’abbattimento in danno con annessa multa.

Si tratta del primo provvedimento messo in atto su indicazione della Regione che, in attesa di approvare il disegno di legge ad hoc contro la xylella (la norma è già stata licenziata prima di Ferragosto dalla Giunta targata Emiliano e prossimamente passerà al voto in Consiglio), per guadagnare tempo, per combattere il batterio deve attenersi rigorosamente alla legge europea, in particolare alla decisione di esecuzione 764 del 2016 (che modifica e integra la decisione numero 785 del maggio 2015), attuando le misure fitosanitarie previste. Una norma che impone tagli di soli alberi infetti nella zona di contenimento, mentre nell’area cuscinetto permane l’obbligo di abbattere anche piante non infette ma che si trovino nel raggio di cento metri da quelle malate. Da qui le lettere di prescrizione inviate dalla Regione Puglia ai proprietari di alcuni fondi del Brindisino, al confine tra Oria e Francavilla, che sono stati colpiti dall’infezione, e quindi i tagli. Una carta da giocare con l’Europa, che ha già avviato la nuova messa in mora, anticamera dell’infrazione contro l’Italia.

Nella lettera di prescrizione inviata ai proprietari si invitano gli stessi a tagliare gli ulivi infetti, dietro corresponsione di un indennizzo, che non verrebbe elargito nel momento in cui la Regione dovrebbe procedere con l’abbattimento in danno, in seguito a un eventuale rifiuto da parte dell’olivicoltore interessato dal provvedimento. La cartografia disponibile sul sito istituzionale “emergenza xylella” ha evidenziato la presenza di tre nuovi focolai nell’area di Francavilla Fontana, al confine con il Comune di Oria, ormai dichiarato zona infetta. La linea Maginot è molto sottile, nel senso che i tre focoali individuati dal satellite potrebbero essere un ampliamento del focolaio di Oria. In ogni caso, per evitare che il contagio si estenda ulteriormente la Regione - anche per dimostrare all’Europa che si sta facendo tutto il possibile per frenare la malattia - ha prescritto l’abbattimento di 15 piante che si trovano nella zona di contenimento, qualcuna anche nel Comune di Francavilla Fontana. Finora risulta indenne la zona cuscinetto, quella in cui nel caso di nuovi focolai impone abbattimenti anche nei cento metri, almeno finora, considerato che non si hanno ancora analisi aggiornate sugli ultimi campionamenti fatti.

Il proprietario che ieri ha abbattuto i primi 9 alberi infetti è di Francavilla Fontana, ma il suo fondo si trova in agro di Oria. «Come Comune non abbiamo saputo nulla dalla Regione - dichiara il sindaco di Oria, Cosimo Ferretti - ma appena ho saputo che stavano tagliando gli ulivi mi sono recato sul posto e il proprietario mi ha detto della lettera di prescrizione della Regione e che lui aveva deciso di tagliare per ricevere poi l’indennizzo. Quello che però mi ha lasciato perplesso è che a ricevere la lettera in cui si prescrive di abbattere gli ulivi infetti sia stato solo un cittadino e non gli altri proprietari dei fondi confinanti».Ma questo potrebbe essere legato al fatto che magari in quella zona siano stati trovati ulivi infetti sono in una campagna e non in quelle adiacenti.
Ora, quello che preoccupa il sindaco Ferretti è che la Regione non stia dando seguito all’impegno di investire nella ricerca. «Il presidente Emiliano si era impegnato a finanziare la ricerca per cercare di scoprire la ricetta per debellare questo male che sta distruggendo il nostro paesaggio - incalza il sindaco - ma finora non mi sembra che questa promessa sia stata mantenuta. Ma se si continuerà a non fare nulla, qui perderemo tutto».
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