Sobborghi degradati, sporcizia e disservizi
I cittadini protestano

Sobborghi degradati, sporcizia e disservizi I cittadini protestano
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 21:14
Sono state al centro della campagna elettorale ma ancora oggi soffrono degli stessi problemi: le periferie della città sono sempre meno vivibili, soprattutto per le fasce sociali più deboli. Sporcizia, degrado e nessun servizio sono il minimo comun denominatore.
E quello che è accaduto nelle scorse ore al quartiere Paradiso, alla periferia nord della città, ne è la dimostrazione.
Per l’ennesima volta, infatti, l’impianto fognante - vecchissimo - che serve l’area delle baracche di Parco Bove si è intasato. Questo significa che chi vive in quelle case si è ritrovato, già a partire da giovedì scorso, la fognatura dentro casa. I liquami, infatti, sono risaliti fino ai rubinetti ed ai lavabi delle cucine e dei bagni.
Impossibile, dunque, vivere in quelle condizioni. Soprattutto quando, come pure accade, in casa ci sono uno o più bambini. Anche molto piccoli.
A differenza di quanto accadeva in passato, però, stavolta le 45 famiglie ancora residenti nelle baracche non hanno potuto usufruire del servizio di autospurgo (a carico del Comune) come in passato. «Qui - spiegano i residenti - gli interventi sulle fognature li deve fare il Comune. Noi abbiamo chiamato per la prima volta giovedì e solo oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo capito perché non è intervenuto nessuno. Grazie ai vigili, abbiamo scoperto che l’appalto è scaduto e stanno rifacendo la gara. Ma i tempi sono lunghi e le fogne, qui, sono molto vecchie. Ci vorranno almeno venti o trenta giorni mentre noi ci stiamo riempiendo di liquami e non possiamo chiamare un esterno a spese nostre, perché costa troppo».
 
Alcuni di loro, già nelle scorse ore, hanno segnalato la questione all’Asl, chiedendo l’intervento dei vigili sanitari. «Non possiamo neanche - racconta chi vive nelle baracche di Parco Bove - lavare i nostri bambini. Qui ci sono 45 famiglie, il problema per ora riguarda solo alcune di loro ma la condotta è unica, quindi più il materiale sale più si ottura tutto. Questo significa che in un paio di giorni al massimo saremo tutti pieni di fogna. E se nel frattempo arriva la pioggia, abbiamo finito, ci inondiamo di liquami».
Il paradosso, tra l’altro, è che una nuova condotta della fogna è stata realizzata qualche anno fa ma nono è mai entrata in funzione perché, in teoria, si aspettava che tutte le baracche fossero abbattute, in modo da realizzare nuove abitazioni e dotarle di un’impiantistica adeguata. Per cui, sono ancora in esercizio le vecchie tubazioni, che periodicamente si intasano del tutto, allagando le baracche di Parco Bove di liquami maleodoranti.
Ma non basta. «Proprio la nuova fognatura - raccontano infatti i residenti - è completamente piena di blatte. Ieri, i vigili ci hanno detto che ci conviene chiudere tutto. Per non parlare delle erbacce: l’Ecologica Pugliese, qui, non interviene in nessun modo».
Proprio a fronte di queste problematiche, a partire dalle più gravi e urgenti fino a quelle che riguardano la vivibilità dell’area, gli abitanti di Parco Bove chiedono un incontro con la sindaca Angela Carluccio: «Vogliamo parlare con lei, vogliamo che ci ascolti».[SIGLA]F.R.P.
 
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