Scioperano i cuochi, gli alunni restano senza pranzo

Scioperano i cuochi, gli alunni restano senza pranzo
di Elda DONNICOLA
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Venerdì 6 Maggio 2016, 12:50
«Il servizio di mensa scolastica sarà interrotto a causa della partecipazione del personale addetto allo sciopero nazionale dei lavoratori del comparto servizi proclamato per il 6 maggio». Con questo avviso i dirigenti scolastici delle scuole brindisine hanno comunicato alle famiglie che oggi il servizio mensa non ci sarà e che dovranno provvedere a ritirare prima i propri figli.
Il disagio per le famiglie non è di poco conto, in particolare per i bambini che svolgono il tempo pieno. I genitori infatti, sono costretti a prendere i figli, portarli a casa per il pranzo e poi riportarli a scuola per il completamento delle attività scolastiche della giornata. Coloro che sono impossibilitati al vai e vieni saranno costretti a tenere i figli a casa facendoli rinunciare al rientro a scuola.
Anche Brindisi dunque, ha aderito allo sciopero indetto a livello nazionale e ha organizzato una manifestazione che si svolgerà con un presidio davanti al Municipio in piazza Matteotti. «Dopo aver rilevato che ogni possibile mediazione con la Markas, l’azienda che svolge il servizio di ristorazione scolastica, non ha avuto esito positivo – scrivono in una nota i segretari della categoria servizi di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – peraltro anche i tavoli presso il Mercato del lavoro e la Prefettura sono stati snobbati dalla società, nell’ambito della giornata di sciopero nazionale per il mancato rinnovo del contratto, vogliamo dare specifico risalto alla vertenza». E per questo i lavoratori si riuniranno in presidio davanti al Comune.

«Chiediamo l’attenzione del Comune e della cittadinanza – aggiungono i segretari – sull’arroganza e la ritrosia della Markas che, ancora oggi, nonostante sia finito il periodo di start-up delle attività, non pone fine alla riduzione oraria effettuata su orari e compensi già oltremodo miseri».
Lavoratori e rappresentanti sindacali si rendono conto del disagio che si crea nel far venir meno il servizio. «Scusandoci per il momentaneo disagio – dicono – chiediamo alle famiglie degli alunni comprensione e solidarietà per i lavoratori del servizio».
Sono oltre 1 milione e 500mila in Italia i lavoratori del settore che aspettano il rinnovo del contratto da almeno 3 anni, una parte anche da sei. Per questo la categoria ha indetto uno sciopero nazionale per chiedere un aumento salariale «adeguato a sostenere, migliorare e rendere dignitose le loro condizioni; norme che valorizzino le loro professionalità; garanzie per l’occupazione: in una parola il rinnovo del contratto nazionale».
 
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