Sapori del Mediterraneo: l’annullamento apre dubbi sulle location delle feste

Sapori del Mediterraneo: l’annullamento apre dubbi sulle location delle feste
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 25 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 00:03
Ancora non si dà pace Fabio Pochi, presidente dell’associazione “Puglia insieme si può” che stava organizzando in città la quinta edizione de “I Sapori del Mediterraneo”, festival gastronomico alla quale la città è molto affezionata. I fatti di Manchester prima e di piazza Torino poi hanno però portato il governo ad intervenire, con effetti che sono arrivati fino a Brindisi.
La commissione pubblico spettacolo, infatti, ha fermato l’evento. Una circolare del ministero degli Interni che porta la firma dal capo della polizia Franco Gabrielli, in effetti, ha dettato le nuove misure, che richiedono di «qualificare i servizi di ordine e sicurezza pubblica, tutelando l’incolumità delle persone durante le manifestazioni». Nel provvedimento vengono indicate una serie di misure restrittive e indicazioni per l’accertamento di «imprescindibili condizioni di sicurezza».
E questo ha fatto saltare l’evento a pochissime ore dal via. Pochi, che parla di «danno da 18mila euro», spiega che è in atto il tentativo di spostare l’evento alla settimana prossima. Lunedì mattina si terrà un apposito incontro in Comune. «Noi - dice il presidente dell’associazione “Puglia insieme si può” - abbiamo intenzione di spostare l’evento ma ci devono essere le condizioni. Se dobbiamo tribolare ancora, allora no. Vanno chiariti tutti gli aspetti, mi devono dire tra quali location possiamo scegliere per non avere più cattive sorprese come quella che è già successa».
 
Una bruttissima, sorpresa, sottolinea Pochi. «Stavolta - ammette - ci siamo fatti veramente male. Abbiamo avuto in anticipo i soldi degli espositori, che abbiamo impegnato per tutte le spese. Abbiamo pagato tutto ma ora dobbiamo restituire i soldi agli espositori, pagare il contratto Enel, alle band devi comunque garantire una percentuale anche se non suonano.
Parliamo di un danno da 18mila euro. Quindi ora siamo diventati molto attenti, non vogliamo sbagliare una seconda volta. C’è gente, in questa associazione, che ha dovuto fare un prestito per coprire le spese che, in questi anni, non siamo riusciti a coprire con gli sponsor. Noi gli impegni li onoriamo a tutti i costi, anche indebitandoci personalmente».
In realtà, alcune proposte di localizzazioni alternative sono state presentate, almeno a livello informale. Si tratta, per la precisione, del parco del Cillarese, del capannone ex Montecatini, del parco Di Giulio e del parco Maniglio a Bozzano. «Ma un minimo di scetticismo - commenta il presidente dell’associazione organizzatrice - ce lo devo avere. Se non è andato bene il Monumento al marinaio, e ancora oggi mi chiedo perché non andava bene, perché gli altri sì?».
Non solo. C’è da chiedersi come mai manchi a questo elenco il lungomare Regina Margherita, che pure nei prossimi giorni e nelle prossime settimane prevede la presenza di eventi di grande richiamo come gli europei di motonautica e il Brindisi Wine Fest.
Ad ogni modo, il tentativo di non sprecare completamente l’organizzazione e trovare una soluzione alternativa è in atto. Ma non è detto che vada in porto. «Abbiamo intenzione di spostarlo - ribadisce Pochi - per i cittadini e soprattutto per gli espositori. Anche loro, infatti, ci hanno rimesso. C’è chi aveva comprato frutta fresca, frutti di mare e altre materie prima. Si erano impegnati e ora si trovano così. Non posso tradire la loro fiducia, anche perché perderei la mia credibilità. Ma quello che posso dire è che ci sono cose che forse qualcuno non capisce, altrimenti non avrebbero fatto quello che hanno fatto. Per ora, dunque, non posso dare una data o una location perché rischierei di contraddirmi. Se il municipio mi darà garanzie scritte, appena uscito mi metterò all’opera per organizzare tutto».
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