Rifiuti: il Tar blocca Amiu, Ecologica resta fino a luglio

Rifiuti: il Tar blocca Amiu, Ecologica resta fino a luglio
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 26 Maggio 2016, 06:39 - Ultimo aggiornamento: 17:13
È guerra aperta tra Comune di Brindisi ed Ecologica Pugliese, che non solo ha presentato ricorso contro la mancata convocazione nella procedura di gara negoziata per il servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti in città ma ha anche chiesto, con una istanza a parte, un risarcimento per danni economici e d’immagine. E nel primo ricorso, anche se in fase cautelare, Ecologica ha già segnato il primo punto a proprio vantaggio visto che i giudici del Tar di Lecce hanno sospeso l'affidamento del servizio ad Amiu, disposto dal Comune, almeno fino al prossimo 26 luglio, giorno in cui si celebrerà l'udienza di merito.
 
Il passaggio di consegne sarebbe avvenuto tra pochi giorni, visto che l'affdamento diretto con ordinanza ad Ecologica Pugliese, disposto dall'allora sindaco Mimmo Consales, è scaduto lo scorso 17 maggio. Da palazzo di città, tuttavia, era arrivata una proroga temporanea per consentire alla nuova ditta di prepararsi al subentro.
Ma la scelta era comunque chiara: il commissario straordinario del Comune di Brindisi Cesare Castelli ha licenziato un’apposita delibera, approvata con i poteri del consiglio comunale, con la quale affida provvisoriamente proprio all’Amiu «la gestione del ciclo dei rifiuti urbani nel territorio del Comune di Brindisi, ivi compreso l’espletamento del servizio di igiene urbana, per un periodo di 180 giorni (eventualmente prorogabili di ulteriori 180 giorni) decorrenti dalla definizione del contratto di servizio temporaneo» alle stesse condizioni della “gara ponte”, bandita dal Comune proprio in vista della scadenza del 17, andata deserta.

Alla gara non era stata invitata Ecologica Pugliese, per una serie di contestazioni (tra le quali il mancato raggiungimento dell'obiettivo di raccolta differenziata) formalizzate dal Comune e culminate con trattenute sul canone per svariate centinaia di migliaia di euro. Ed è proprio questo mancato invito che Ecologica ha contestato di fronte al Tar, che in fase cautelare ha dato ragione proprio alla ditta uscente.
«La società ricorrente – scrivono i giudici amministrativi – in qualità di gestore uscente del servizio avrebbe dovuto essere invitata alla suddetta procedura e, comunque, l’eventuale scelta dell’amministrazione di non interpellarla avrebbe dovuto essere specificatamente motivata, posto che il venir meno del rapporto di fiducia e di affidabilità che giustifica l’esclusione o il mancato invito di un’impresa da parte della pubblica amministrazione si ha unicamente» nell’ipotesi di gravi inadempimenti e negligenze. L’avvocato Luigi Quinto, legale di Ecologica, «ha dimostrato - scrive lo stesso avvocato - in giudizio come vi fosse la prova che Ecologica Pugliese, qualora invitata, avrebbe partecipato alla procedura e si sarebbe aggiudicata la gara in considerazione del fatto che la medesima società aveva più volte richiesto di essere invitata ed attualmente svolge il servizio a fronte di un corrispettivo che è inferiore di 150mila euro al mese rispetto a quello indicato dall’amministrazione nella nuova gara».

Nel secondo ricorso, sempre di fronte al Tar, Ecologica Pugliese contesta gli le sanzioni e gli addebiti applicati dal Comune ma anche danni economici e d’immagine «nella misura da ritenersi di giustizia» e chiede, naturalmente, la restituzione delle trattenute applicate dall’amministrazione comunale sul canone mensile.
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