Brindisi rifiuti, camion per Formica fermi: biostabilizzatore a rischio

Brindisi rifiuti, camion per Formica fermi: biostabilizzatore a rischio
di F.R.P.
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Domenica 22 Novembre 2015, 12:11
Non c’è pace per il ciclo dei rifiuti in provincia di Brindisi. Neanche il “dirottamento” di 11 su 20 dei Comuni del territorio in un impianto di trattamento e smaltimento del Tarantino, infatti, ha reso affidabile il funzionamento dell’impianto di biostabilizzazione di via per Pandi. Non solo per lo stato di agitazione, che va avanti già da qualche tempo, dei lavoratori della Nubile, ma soprattutto per il blocco dell’azienda che trasporta il rifiuto già biostabilizzato alla discarica di Formica Ambiente, visto che quella pubblica di contrada Autigno è sotto sequestro ormai da mesi a causa dell’eccessivo inquinamento della falda acquifera sottostante.



I dipendenti dell’attuale gestore, la Nubile, impegnati nel biostabilizzatore contestano il mancato pagamento di alcune mensilità - due o tre per i contratti a dempo determinato, una per quelli a tempo indeterminato - e per questo hanno dichiarato lo stato di agitazione, di fatto circa dimezzando la velocità delle operazioni di pesa e scarico degli autocompattatori in arrivo dai Comuni della provincia. Un atteggiamento che ha causato le telefonate di lamentele di diversi sindaci. Il rallentamento dello scarico dei mezzi, infatti, si riverbera sui tempi del servizio di raccolta nelle varie città, allungandoli a dismisura soprattutto a scapito dei cittadini.



Proprio per questo, ieri, il dirigente del settore Ambiente del Comune di Brindisi Fabio Lacinio ha effettuato un sopralluogo nell’impianto di biostabilizzazione e produzione di Cdr, utilizzato per il trattamento dell’indifferenziato prima del suo trasporto e smaltimento nella discarica privata di Formica Ambiente. A quanto pare, all’interno in quel momento mancava il responsabile dell’impianto. A parte quest’assenza ed i rallentamenti, causati dai mancati pagamenti da parte di Nubile, i lavoratori hanno assicurato tuttavia che nessun camion è stato respinto né che lo sarà nei prossimi giorni.



D’altronde, era stato lo stesso sub commissario Antonello Antonicelli, in un faccia a faccia con i sindacati, a chiarire che la situazione si sarebbe risolta positivamente per i lavoratori ma che, allo stesso tempo, ci sarebbe stato bisogno di un po’ di pazienza.



Il vero problema, dunque, non riguarda i lavoratori della Nubile - che dal 30 passeranno al nuovo gestore, l’Amiu, società partecipata dei Comuni di Bari e Foggia - ma quelli della ditta che si occupa del trasporto del materiale in uscita dal biostabilizzatore, dunque verso la discarica di Formica.



Anche questi lavoratori, infatti, lamentano il mancato pagamento. E per questo hanno deciso di fermarsi. Proprio la loro protesta potrebbe mettere in ginocchio l’impianto già a partire da domani. Le celle di biostabilizzazione dell’impianto, infatti, sono ormai piene ed il materiale al loro interno è stato trattato a sufficienza, dunque può essere smaltito in discarica. Senza la ditta di trasporto, però, le celle non possono essere svuotate. Questo, a sua volta, significa che essendo le celle di biostabilizzazione piene, i rifiuti appena raccolti non possono entrare nell’impianto oltre un certo limite. Anche perché la Nubile è già finita nei guai con Spesal e vigili del fuoco per avere ecceduto con lo stoccaggio in attesa del trattamento all’interno dell’impianto.



Mentre si avvicina il subentro da parte di Amiu, dunque, il clima all’interno del sistema di trattamento rifiuti si fa ogni giorno più caldo. E proprio le prossime ore potrebbero portare l’ennesimo, fastidioso problema da affrontare in una situazione ormai ingarbugliata oltre ogni limite. Ma la prossima settimana dovrebbe essere quella risolutiva. Si concluderanno infatti i sopralluoghi negli impianti da parte di Amiu e si conoscerà la nuova tariffa, che tutti si augurano sia più bassa di quella della Nubile. Dopo di che, da lunedì 30, il nuovo gestore prenderà possesso degli impianti e avvierà una nuova fase nel servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti della provincia.
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