Il comitato portuale convocato per il prossimo 23 novembre del comitato portuale di Brindisi, infatti, prevede come unico ordine del giorno una discussione sulla nuova dotazione della pianta organica dell’ente. «È assurdo - attacca Bozzetti - pensare ad un rinnovo della pianta organica quando, allo stato dei fatti, non vi sono neanche certezze sulla permanenza stessa dell’autorità portuale. Se ci aggiungiamo che la previsione è quella di aumentare la pianta da 31 a 40 unità, per un costo totale superiore ai 3.5 milioni di euro, il dubbio che si vogliano blindare e rinnovare anche alcune situazioni ancora poco chiare diventa sempre più forte».
Eppure, ricorda il consigliere regionale, «l’arrivo del comandante Valente alla guida commissariata dell’autorità brindisina fu accolta unanimemente come un concreto atto di cambiamento dopo la discutibile gestione Haralambides. Un cambio di rotta nella direzione di una gestione dell’autorità in linea con quanto un commissariamento speciale prevede. Ed invece, siamo ancora qui a constatare l’ennesimo colpo di coda, prima con la riapertura alla concessione Grimaldi ed oggi con il rinnovo della pianta organica interna».
Da qui l’appello al commissario. «Non ci resta che affidarci - conclude infatti Bozzetti - al buonsenso del comandante e a quello dei membri del comitato portuale affinché non si prendano decisioni audaci, estremamente delicate e dalle rilevanti ricadute sul nostro territorio. La fiducia in un interessamento regionale sulle questioni che riguardano gli interessi dei cittadini brindisini e non quelle di multinazionali energetiche, è invece perduta da tempo».