Armato in pizzeria minaccia tutti. Panico, terrore e spari

Armato in pizzeria minaccia tutti. Panico, terrore e spari
di Giorgio GARGASOLE
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Giovedì 28 Luglio 2016, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 12:38
Per alcuni lunghi, interminabili secondi, l’altra sera, attorno alle 22, all’interno della pizzeria “La Rosa”, situata presso l’omonimo quartiere, ai clienti presenti nel locale sarà forse sembrato di vivere l’incubo di un assalto terroristico. Un uomo, dopo aver consumato al bancone una birra, ha estratto una pistola e minacciato gli avventori del locale. Fin da subito qualcuno aveva intuito che quella non potesse essere una rapina e chi ha vissuto con terrore quei momenti si aspettava da un attimo all’altro che l’uomo aprisse il fuoco. Attimi di panico, chi ha potuto ha cercato di allontanarsi oppure di trovare un rifugio. Una delle clienti, invece, si è barricata nel bagno della pizzeria di via dei Tulipani. La donna, con il suo telefono cellulare, ha chiesto aiuto al 113, in lacrime e terrorizzata. Immediatamente è scattato il dispositivo di sicurezza recentemente rafforzato anche a Brindisi dopo gli ultimi attentati terroristici in Francia e in Germania.

Alcune pattuglie sono giunte in zona ed hanno notato la persona descritta dalla telefonata seduta su una panchina vicina allo stesso locale. L’uomo, alla vista degli agenti, ha sollevato la maglietta che indossava per estrarre la pistola dalla cintola e per puntarla contro gli agenti. Uno dei poliziotti delle Volanti, di fronte a quel gesto, ha così fatto esplodere almeno due colpi in aria a scopo puramente intimidatorio. Un gesto che potrebbe aver fatto desistere l’uomo dal suo intento: quest’ultimo ha posato la pistola per terra pochi attimi prima, però, che un altro agente, assieme ad un collega, gli piombasse alle spalle bloccandolo. Un’operazione che ai due agenti è costato il ricorso alle cure mediche dei sanitari del pronto soccorso di Brindisi per alcune contusioni su mani e gomiti, giudicate guaribili in dieci giorni.

Solo quando l’uomo è stato perquisito si è scoperto che quella pistola non era vera bensì a pallini ad aria compressa, di quelle utili per il tiro a segno. Protagonista di questa movimentata serata è stato un cittadino rumeno di 31 anni, Ioan Soiman, residente a Brindisi in contrada Masseriola e che per vivere svolge il lavoro di saldatore.
L’uomo, però, in una tasca dei pantaloni aveva anche un coltello. Ma non è finita. Nel corso della perquisizione presso la sua abitazione gli agenti della sezione Volanti della Questura di Brindisi hanno anche trovato alcuni tubi che erano stati modificati e trasformati in una sorta di fucile. Un’arma realizzata artigianalmente con un tubo avvitabile dotato di grilletto a molla e con un’asta guida, anch’essa a molla. Un marchingegno che per gli esperti balistici sarebbe stato in grado di far esplodere colpi di fucile da caccia calibro 20, visto che era dotato anche di una camera a scoppio.

Nella casa dell’uomo la polizia ha trovato e sequestrato anche 12 cartucce dello stesso calibro del fucile artigianale. Nei confronti del rumeno è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale oltre che per minacce e detenzione di armi da fuoco, di munizioni e di un coltello.




 
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