Sosta nel centro della città: in un anno persi 1.500 pass

Sosta nel centro della città: in un anno persi 1.500 pass
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Giovedì 23 Giugno 2016, 07:23 - Ultimo aggiornamento: 17:27
Sono 810, uno più uno meno, i pass per i residenti rilasciati fino ad ora dalla Multiservizi. Erano 2.300, numero approssimativo, quelli rilasciati ai residenti nel 2015, dunque quelli del 2016 sono ben 1.490 in meno rispetto al passato. Anche i lavoratori del centro che fanno uso dell’abbonamento loro riservato per parcheggiare sono diminuiti: nel 2015 erano 230, oggi sono 127, 103 in meno.
Che il nuovo piano della sosta abbia determinato un contraccolpo negativo anche nelle casse della Multiservizi è un dato oggettivo. In particolare, la drastica diminuzione della richiesta di pass per i residenti, solo 810, sembra dare ragione alla rabbia della gran parte dei residenti del centro, convinti che il nuovo piano della sosta, strisce bianche comprese, li abbia ulteriormente pregiudicati nella ricerca del sospirato stallo libero prima di poter aprire la porta della propria abitazione. 
 
D’altra parte un conto è riscontrare, numeri alla mano, che i pass destinati ai residenti siano drasticamente diminuiti unitamente agli abbonamenti destinati ai lavoratori, altro è comprenderne le ragioni fino in fondo per mettere in atto (eventualmente) i relativi correttivi. Di nuovo, rispetto al 2015, ci sono di sicuro le strisce bianche che prima in centro non esistevano, di cambiato poi c’è anche il costo del pass residenti da 20 a 50 euro all’anno. Ma anche, stalli bianchi a parte, la geografia delle aree destinate ai residenti. «Il minor numero di pass venduti – commenta il presidente di Multiservizi Francesco Trane – è un dato di fatto. A mio parere sono due gli elementi che hanno determinato questo risultato: uno è l’aumento del costo del pass e l’altro è l’aumento degli stalli bianchi. In pratica coloro che prima pagavano il pass per parcheggiare nelle strisce blu, adesso confidano di parcheggiare nelle strisce bianche». 

D’altra parte non è superfluo ricordare che l’inserimento degli stalli bianchi, anche in centro, era un passaggio obbligato che le leggi impongono. «La sproporzione che c’era prima – ricorda Trane – aveva determinato una serie di denunce. I cittadini che venivano multati si opponevano alla sanzione obiettando che erano stati costretti a parcheggiare sulle strisce blu perché di bianche in centro non ce n’erano». Una sproporzione, dunque, che bisognava sanare. Diverso è il discorso però, della restrizione delle aree in cui è consentito il parcheggio per i residenti possessori di pass. «Noi abbiamo ben chiaro il termometro della situazione – fa notare il presidente Trane – io ascolto spesso gli ausiliari e so bene cosa accade per strada. Mi piacerebbe che la nostra esperienza fosse tenuta in conto in futuro. Il piano della sosta, frutto di una decisione commissariale, è stato adottato. Adesso ne stiamo considerando gli effetti che non erano previsti, è chiaro che andrebbe rivisto considerando questi effetti. Penso ad esempio alle strisce verdi, spazi a disposizione dei soli residenti».

Che le strisce bianche siano state accolte positivamente dalla cittadinanza, non vi è dubbio. «A noi di lamentele – afferma Emilio Graziuso di Confconsumatori – ne sono arrivate poche dopo l’entrata in vigore del Piano della sosta. Tutti hanno apprezzato l’inserimento delle strisce bianche, che sono state una nostra battaglia fin dalla prima amministrazione Mennitti. Le lamentele che abbiamo avute sono state da parte di chi ha rinnovato il pass e poi è andato a parcheggiare dove era abituato a farlo senza accorgersi che in quell’area non erano più validi i pass e che per questo è stato multato».
Il presidente di Confconsumatori insiste sul fatto che i riscontri avuti per l’inserimento delle strisce bianche siano stati positivi, non condivide l’idea della strisce verdi a favore dei residenti. «Gli stalli verdi – afferma –  non risolverebbero il problema parcheggio. I pass non sono stati venduti perché la gente preferisce parcheggiare negli spazi bianchi».
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