Netturbini fermi e rifiuti in strada: sciopero shock

Netturbini fermi e rifiuti in strada: sciopero shock
di Maurizio DISTANTE
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Martedì 31 Maggio 2016, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 14:39
I cassonetti rimarranno pieni fino alla mezzanotte di oggi, orario previsto per la fine dello sciopero nazionale del comparto igiene ambientale, indetto dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel per sollecitare il rinnovo del contratto degli operatori del settore. Quello che si temeva si è avverato anche a Brindisi: i contenitori dei rifiuti non sono stati svuotati dai lavoratori del comparto che hanno aderito in massa alla protesta sindacale e per le strade della città si sono creati cumuli di immondizia che sono rimasti lì per tutto il giorno e che ci rimarranno, con ogni probabilità, anche per tutta la giornata di oggi. 
 
A Brindisi, secondo stime sindacali, quasi il 100% degli operatori di Ecologica Pugliese, la società che ha in carico il servizio di raccolta dei rifiuti, ha incrociato le braccia. Le cose non sono andate diversamente altrove: secondo le organizzazioni sindacali che rappresentano il personale in agitazione, infatti, in Puglia, una delle Regioni che più sta soffrendo l'emergenza rifiuti, in più parti e a più riprese, ha aderito alla mobilitazione circa il 90% dei lavoratori pubblici del comparto di igiene ambientale. Disagi della stessa natura si sono registrati anche in altri comuni della provincia. 

Circa 2000 degli operatori del settore che hanno incrociato le braccia, provenienti da tutta la Puglia, secondo i sindacati, si sono dati appuntamento a Bari, dove hanno organizzato un sit in di protesta davanti al palazzo della Prefettura bloccando, per alcuni momenti, la circolazione dei veicoli. «Siamo assolutamente soddisfatti - sottolinea Beppe Ciracì, segretario regionale della Cgil Fp con delega all'ambiente - Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura e abbiamo chiesto un intervento presso le associazioni datoriali sul rinnovo contrattuale, facendo presente, tra l'altro, che occorre sensibilizzare il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, perché nella regione sta per scoppiare una vera e propria emergenza rifiuti: in tutte le province mancano impianti, le discariche sono insufficienti e occorre anche implementare la differenziata che è ancora ferma al 28%, così come è indispensabile procedere al più presto a un aggiornamento del piano regionale dei rifiuti che, varato due anni e mezzo fa, non ha dato i frutti sperati». 

Anche oggi, quindi, si preannuncia una giornata calda, non solo per quel che riguarda il meteo, sul fronte dei rifiuti, visto il prosieguo dello sciopero: bisognerà aspettare il calare delle tenebre per vedere nuovamente sgombri i cassonetti della spazzatura, sperando che questa immagine non si ripeta più nel futuro.
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