Nessun sostegno dai privati: in bilico 18 milioni di euro

Nessun sostegno dai privati: in bilico 18 milioni di euro
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Lunedì 29 Agosto 2016, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 13:22
Il finanziamento da massimo 18 milioni di euro, nell’ambito del bando nazionale per le periferie, è a rischio. Ne è convinto il Partito Democratico di Brindisi, secondo il quale nessuno dei pochi progetti privati a partecipare sarebbe stato giudicato idoneo. Il che farebbe perdere diversi punti al capoluogo messapico.
«Un altro colpo di scena - scrive il Pd, rappresentato in consiglio comunale da Antonio Elefante e Damiano Flores - si prospetta all’orizzonte per l’amministrazione Carluccio. Ed il riferimento è sempre all’ormai famoso “Bando Periferie”. Abbiamo, infatti, appreso da fonti della stessa maggioranza preoccupate dell’ennesima figuraccia (ma ci aspettiamo volentieri smentite) che due sono stati i progetti presentati per la riqualificazione dei due capannoni ex Saca, insistenti all’interno dell’area del Cillarese; e pare che nessuno dei due sia stato giudicato idoneo dalla commissione, ovvero il cosiddetto “gruppo di lavoro” interno al Comune e formato dagli ingegneri Gaetano Padula ed Antonio Iaia, dall’architetto Fabio Lacinio, dal dottor Angelo Roma, dal dottor Nicola Zizzi e dalla dirigente Mirella Destino».

Questa, naturalmente, è tutto tranne che una buona notizia per le ambizioni di finanziamento del capoluogo. «Ciò significa che Brindisi - sostengono infatti i democratici - rischia concretamente di perdere i 18 milioni di euro di finanziamento messi a disposizione per il governo, considerato che la consegna del progetto deve avvenire entro il 30 agosto prossimo: appena quattro giorni di tempo, compresi la giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr) e di domenica 28 agosto. Cosa e come pensano di fare a palazzo di città per non sprecare questa opportunità?».
Inevitabili, dunque, le critiche alla prima cittadina ed alla sua amministrazione. «Immaginiamo - si legge ancora nella nota del Pd - che, mentre il sindaco è ancora serenamente in vacanza, il suo staff, soprattutto il suo “alter ego” Michele Errico, si staranno dando da fare per trovare una soluzione valida ed immediata. Anche perché il rischio di compiere l’ennesima figuraccia dinanzi agli occhi dei brindisini è concreto. Cosa che, purtroppo, ha già fatto l’assessore alla Programmazione economica Marina Miggiano che, rispondendo al nostro primo comunicato, aveva affermato che quello dei capannoni ex Saca era l’unico progetto presentabile e valido (“la riqualificazione dei capannoni ex Saca concorreva, con il massimo del punteggio, mentre l’eventuale inserimento di altre zone avrebbe azzerato le possibilità di accedere al finanziamento non rientrando nei criteri dettati dal bando stesso”, le sue parole testuali).
Per evitare di perdere i 18 (al massimo) milioni di euro, il Pd propone sostanzialmente l’idea avanzata dal capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis già qualche giorno fa.
«A questo punto, a meno di auspicabili smentite da parte del sindaco o di qualcuno del suo staff di “guru”, ci sentiamo - incalzano i democratici - di suggerire di valutare attentamente la possibilità di candidare l’unico progetto valido e già pronto che è quello relativo alla rigenerazione e ristrutturazione dei quartieri Commenda e Cappuccini. Progetto che, peraltro, prevede la partecipazione finanziaria dei privati con una percentuale superiore a quella richiesta dal bando ministeriale stesso e che è stato valutato positivamente in un’altra manifestazione di interesse».
In conclusione, l’augurio del Pd è che «in queste ore non salti fuori da parte dell’amministrazione Carluccio un progetto, sempre insistente nell’area del Cillarese, che preveda solo investimenti di denaro pubblico. A buon intenditor».
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