Comune: Errico sempre più vicino al ruolo di vice sindaco. In una giunta di “esperti”

Comune: Errico sempre più vicino al ruolo di vice sindaco. In una giunta di “esperti”
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 19 Febbraio 2017, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 16:37
Sono servite, probabilmente, a rafforzare ulteriormente la posizione del notaio le dimissioni irrevocabili presentate da Michele Errico dalla carica di consigliere politico della sindaca Angela Carluccio e garante della legalità e della trasparenza della sua amministrazione.
Già da diverse ore, infatti, la sindaca ed il suo ormai ex consigliere politico si scambiano messaggi tramite emissari non solo per provare a ricucire ma anche e soprattutto per marcare un vero cambio di passo. Errico, tuttavia, ha già chiarito piuttosto bene quelle che sono le sue richieste.
A partire da un’amministrazione composta da professionisti con una solida preparazione. «Che lo faccio a fare il vice sindaco - si chiede il notaio già da qualche tempo - in questo modo? Non posso certo bastare io da solo. Ci vogliono persone in grado di comprendere i problemi, altrimenti - ripete - che lo faccio a fare il vice sindaco?».
 
E ancora: «Io posso convenire sulla buona fede di tutti. Però si deve cambiare. Non è una speranza ma una certezza. Anche perché senza utilità ed efficacia delle azioni, che ci sto a fare io qua? L’amministrazione deve essere fatta da uomini capaci, non tecnici ma persone in grado di comprendere le cose. Ed è proprio quello che ho chiesto. Anche perché se il Consiglio non approva la sfiducia non significa nulla, non è detto che si è vinto alla lotteria di Capodanno. Bisogna comunque mettersi in riga, fare in modo che la consiliatura possa trascorrere nel modo migliore, possibilmente, lo ripeto, con persone in grado di capire le cose». Come a dire che per situazioni emergenziali servono soluzioni emergenziali.
Tra queste persone, Errico non ne ha mai fatto mistero, dovrebbe esserci anche l’ex vice sindaco Francesco Silvestre. Già diverse volte, infatti, il notaio ha chiarito di voler tornare a lavorare insieme all’avvocato, che fino a qualche tempo fa deteneva le deleghe ad Ambiente e Igiene urbana, destinate verosimilmente proprio ad Errico. Per Silvestre si pensava, invece, a due deleghe altrettanto “pesanti”, vale a dire Urbanistica e Lavori pubblici.
Ed in effetti, che la maggioranza stesse valutando la possibilità di un cambio, almeno parziale, di esecutivo lo ha ammesso la stessa sindaca a margine della conferenza stampa nella quale ha negato l’esistenza di accordi “segreti” tra l’amministrazione e la Formica Ambiente.
«In questi giorni - ha confermato - stavamo chiacchierando ed immaginando un percorso politico da intraprendere. Non era stato escluso niente ma non era ancora stata adottata alcuna decisione. Agli incontri politici aveva partecipato anche il notaio, che aveva prospettato una serie di ipotesi. Ma ci siamo detti tutti tra noi, notaio compreso, che dovevamo valutare bene, che ogni giorno è prezioso e che queste sono scelte da fare con molta cautela».
La sindaca ha confermato anche che «una giunta tecnica è fattibile, ma ci stiamo ancora pensando e, per quanto mi riguarda, non sarei molto ben predisposta rispetto a questa idea. Ma sono parte di un gruppo, dunque sceglieremo insieme». In effetti, come è facile immaginare, un cambio così radicale creerebbe più di qualche difficoltà con gli alleati. «La nostra giunta - al di là di qualche politico - è composta da molte persone alla prima esperienza, che si stanno impegnando molto e che si sono messe nelle condizioni di portare avanti al meglio questa esperienza. Quindi, prima di sacrificare l’impegno e la dedizione che ciascuno di loro ha messo in quello che fa, io che credo molto nei rapporti umani, ci penserei molto bene. In caso di gravi manchevolezze o responsabilità prenderei l’idea di una giunta tecnica molto più a cuor leggero. Ma vedo quotidianamente l’impegno che ci mettono e siamo tutti parte di un percorso, cerchiamo di supportarci l’uno con l’altro per traguardare gli obiettivi prefissati».
Questo non vuol dire, però, che non si pensasse proprio ad Errico come vice sindaco. Del resto, già qualche tempo fa da palazzo di città era circolata la voce che quello fosse «lo sbocco naturale» per l’allora consigliere politico della sindaca.
«L’idea del notaio come vice sindaco - ha detto la Carluccio - la accarezzavamo da un po’. Ora vedremo il da farsi ma certamente c’è da fare una ridefinizione puntuale delle deleghe e degli assessori».
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