Emergenza estate: soldi dalla Regione per assumere medici

Emergenza estate: soldi dalla Regione per assumere medici
3 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Maggio 2016, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 17:24
L'assegno da 50 milioni di euro staccato dal presidente della Regione, Michele Emiliano, utile a rimpolpare la pianta organica delle Asl pugliesi, promette di dare ossigeno vitale a un settore che da tempo soffre per la carenza di personale. Questo, almeno, è quello che si augurano tutti, in primis il direttore generale dell'azienda sanitaria locale, Giuseppe Pasqualone. Non si sa quanto sarà grande la fetta di torta che riceveranno i vari territori della regione ed è questa la prima vera incognita che aleggia sul provvedimento: i vertici aziendali non hanno ancora ricevuto la notifica del finanziamento e, di conseguenza, il lavoro per la messa a punto del piano di assunzioni è partito “al buio”: non sapendo ancora quanto si può spendere, il management dell'Asl sta procedendo seguendo le priorità che il territorio presenta. 
La buona notizia arriva dalle modalità con le quali le varie aziende potranno investire le somme che riceveranno a breve: addio al piano deroghe, vecchio di tre anni e che ingessava la libertà di manovra dei dirigenti, e benvenuto a un nuovo piano assunzioni che permette di infoltire la pianta organica lì dove ce n'è più bisogno. L'arrivo di migliaia di turisti, con giugno alle porte, diventa giocoforza il primo indicatore a lampeggiare di rosso: bisogna farsi trovare pronti e rafforzare i presidi estivi che garantiranno cure e assistenza ai tantissimi che passeranno le vacanze lungo le infinite coste pugliesi. 
 
Poi si passeranno in rassegna tutte le altre criticità, stilando un'immaginaria classifica della gravità della situazione che permetterà di indirizzare le risorse dove è più necessario.
Uno dei princìpi che il direttore sanitario, Angelo Greco, e il capo del personale dell'Asl, incaricati dal direttore generale della redazione del nuovo piano assunzioni, seguiranno è rappresentato dalla legge 161 del 2014, quella che prevede un riposo di almeno 11 ore tra un turno di lavoro e l'altro per i medici: la carenza di professionisti, infatti, costringe a turni massacranti, esponendo i diretti interessati a rischi che vanno dall'errore clinico al forte stress dovuto alla mole di ore di lavoro accumulate. Inserendo forze fresche nelle specialità che maggiormente risentono della mancanza di personale, si spera di migliorare le condizioni di lavoro dei medici e di sollevare gli standard dei servizi offerti. 

Il discorso delle assunzioni si intreccia, pur rimanendone nettamente separato e distinto, con quello del piano di riordino ospedaliero: la bozza è ancora nelle mani del Ministero della Salute che sta limando quegli aspetti che ancora non consentono di licenziare il documento definitivo. L'idea è quella di rispettare i dettami del decreto ministeriale 70, il regolamento recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera: in questo modo, i tecnici puntano a omogeneizzare l'offerta sanitaria su tutto il territorio regionale. Impresa non di poco conto, tenendo conto delle tantissime disuguaglianze che si possono riscontrare percorrendo i tanti chilometri che separano il Gargano dal Capo di Leuca. 

Nel brindisino, da quanto è dato sapere, i giochi sembrano fatti: non ci sono molti altri dettagli da definire, se non il destino di alcuni reparti considerati eccedenti in base al rapporto offerta/domanda. Quello più in bilico è quello di ginecologia dell'ospedale Dario Camberlingo di Francavilla Fontana. A parte questo, il futuro della sanità brindisina vedrà quasi sicuramente un ospedale di secondo livello, l'Antonio Perrino di Brindisi, uno di primo livello, il Camberlingo di Francavilla, e uno di base, il civile di Ostuni. Il resto delle strutture sarà riconvertito in presidi territoriali di assistenza, che dovrebbero vedere la concentrazione di molti servizi distrettuali, per la diagnostica specialistica e per le cure ambulatoriali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA