Ricompare la banda del gas: fa esplodere il bancomat e fugge con 30mila euro

Ricompare la banda del gas: fa esplodere il bancomat e fugge con 30mila euro
di Salvatore MORELLI
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Domenica 17 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 19:00
Una banda mette fuori servizio le telecamere di videosorveglianza della banca Popolare Pugliese di Tuturano, in via Adigrat, e poi con la “tecnica della marmotta” fa esplodere il bancomat presente all’interno dell’ingresso principale. Un’operazione quasi “chirurgica”, visto che le banconote prelevate non hanno subito alcun danno, un’operazione che ha permesso così di sottrarre poco più di 30mila e trecento euro in banconote e di fuggire a bordo di un’auto facendo perdere le tracce.
E’ quanto accaduto all’una di notte tra venerdì e sabato nel cuore della piccola frazione brindisina: a quell’ora molti dei residenti erano già a letto quando è avvenuta la deflagrazione. Lo scoppio ha infatti destato e impaurito molte delle persone che vivono nei dintorni di via Adigrat, raggiunta immediatamente dalle guardie giurate di un istituto di vigilanza quando è scattato l’allarme.
Ma purtroppo era ormai troppo tardi per cercare di mettersi sulle tracce dei malviventi: Tuturano è circondata da diverse strade interne che conducono in ogni direzione del Salento attraverso anche percorsi di campagna poco illuminati. 
Dopo la scoperta delle guardie giurate, il posto è stato raggiunto da alcune pattuglie dei carabinieri del Norm e della Sezione volanti: le indagini in corso sono ora in mano alla Squadra mobile di Brindisi, diretta dal vice questore Antonio Sfameni.
E’ infatti toccato agli esperti della Scientifica cercare tracce della banda intorno al bancomat andato in frantumi attraverso una tecnica certosina che prende il nome di “marmotta”: quella di infilare del gas all’interno del congegno usando poi dei contatti elettrici per farlo esplodere.
Questa volta, forse, non si tratterebbe di gas acetilene come quello usato lo scorso luglio per assaltare in via Palmiro Togliatti, nei pressi del tribunale, il bancomat della Banca Nazionale del Lavoro: due forti esplosioni che fecero tremare poco prima dell’alba le mura di diverse abitazioni del quartiere Santa Chiara. Tale miscela esplosiva provoca una micidiale onda d’urto, tanto da procurare quel giorno danni a pareti e vetri, fino a rovesciare una grossa pianta che era custodita in un vaso all’ingresso della banca. Era stato questo assalto l’ultimo biglietto da visita lasciato dalla “banda del bancomat” per le strade del Brindisino.
 
L’altra notte, quindi, la tecnica dell’esplosione - molta più ridotta anche in base ai danni provocati - ha permesso alla banda di operare chirurgicamente intorno al congegno, squarciato da un’onda d’aria che ha evitato di danneggiare il denaro contenuto all’interno: poco più di 30mila euro secondo i conteggi operati dal personale della banca ieri mattina.
Il bancomat era stato “rinforzato” di denaro dai dipendenti della Banca Popolare Pugliese prima della chiusura settimanale: questo genere di assalti vengono compiuti dai malviventi a cavallo dei week end, certi di trovare più banconote.
Al momento, visto che le telecamere di videosorveglianza della banca sono state messe fuori uso prima del colpo, non è stato possibile risalire al numero dei componenti della banda e al mezzo utilizzato per la fuga. Le indagini vedono ora controllare altre telecamere presenti in zona, passate al setaccio dalle forze dell’ordine.
La banca di Tuturano, l’unico istituto di credito presente nelle frazione, in passato è stata bersaglio di alcune rapine: l’ultima risale al 19 agosto 2015. Intorno a mezzogiorno, un bandito solitario, un 37enne del posto, era stato arrestato dai carabinieri del posto dopo aver fatto irruzione nella filiale armato di taglierino.
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