Il sindaco riapre Pediatria
Il direttore della Asl lo denuncia

Il sindaco riapre Pediatria Il direttore della Asl lo denuncia
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Sabato 23 Luglio 2016, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 16:56
Il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria redige un’ordinanza urgente con la quale ordina all’Asl “di riattivare, con effetto immediato, l’attività di ricovero presso il reparto di Pediatria del presidio ospedaliero Umberto I di Fasano e di astenersi dall’adottare sino alla data 30 ottobre 2016 provvedimenti di sospensione e/o disattivazione dell’attività di ricovero presso il reparto di Pediatria del presidio ospedaliero Umberto I” ma l’atto sindacale provoca la reazione del direttore generale della Asl Giuseppe Pasqualone.
Il direttore generale ha infatti presentato una denuncia al Prefetto, al Procuratore della Repubblica di Brindisi e, per conoscenza, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, “ritenendo assolutamente illegittima la norma, per giurisprudenza acclarata, del provvedimento del sindaco di Fasano addebitandogli qualsiasi responsabilità di eventuali danni che dovesse questo provvedimento causare”.
Insomma è guerra aperta tra l’ente comunale fasanese e l’Asl brindisina.
Ma andiamo per ordine. Ieri mattina il sindaco Zaccaria firma l’ordinanza che ordina, appunto, alla direzione generale dell’Asl di riattivare i ricoveri in quanto, per il primo cittadino fasanese, è poco congruente la motivazione addotta dall’Asl sul blocco dei ricoveri stessi per garantire le ferie ai pediatri degli ospedali di Francavilla Fontana ed Ostuni e, dunque, la necessità conseguente del trasferimento nella “Città Bianca” dei pediatri in forza al nosocomio fasanese. Incongruente rispetto al primario interesse pubblico della tutela del diritto alla salute costituzionalmente previsto all’art. 32, soprattutto se si pensa che i soggetti da tutelare, in questo caso, sono in età pediatrica, in un territorio a vocazione fortemente turistica come Fasano ed in un periodo nel quale la popolazione complessiva si quadruplica, proprio per la presenza di migliaia di turisti e vacanzieri, nonché famiglie con bambini.

Il sindaco Zaccaria non disconosce il problema dell’applicazione del riordino ospedaliero complessivo, però sottolinea che il provvedimento dell’Asl non fa riferimento “alla misura concreta ed effettiva del contenimento della spesa conseguente alla sospensione immediata della suddetta attività di ricovero né effettua il benché minimo cenno all’attività in concreto svolta per la individuazione” del personale (due pediatri) che possano mantenere attivo il reparto pediatrico dell’ospedale di Fasano e, dunque, il mancato blocco dei ricoveri. Il sindaco, nel pomeriggio dell’altro ieri aveva voluto incontrare a Brindisi il direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone, manifestandogli la preoccupazione e la contrarietà rispetto al blocco dei ricoveri a Fasano nel reparto pediatrico.

Ma alla notizia dell’ordinanza ecco la risposta di Pasqualone che riapre i ricoveri a Fasano ma denuncia il primo cittadino al Prefetto e alla Procura per esentarsi di ogni responsabilità nel caso accadesse qualcosa. «Il sindaco di Fasano si assuma tutte le responsabilità su questa vicenda - dice il direttore generale della Asl -. Ho invitato anche il Prefetto a programmare un tavolo di confronto urgente sulla questione per una soluzione bonaria. Mi preme evidenziare anche un’altra cosa. Ora è giunto il momento di dare i dati del reparto di Fasano che registra 300 ricoveri all’anno, cioè 1,5 ricoveri al giorno. Una vera e propria barzelletta che non giustifica l’esistenza di un reparto tra l’altro con un ospedale come quello di Monopoli vicino otto chilometri. Si fanno tre visite ambulatoriali al giorno e 1,5 di media consulenze al pronto soccorso. Se questi sono dati da reparto invito chiunque a venire al posto mio a fare il direttore generale».

E ancora: «Il sindaco evidentemente non si rende conto di cosa voglia dire gestire un reparto. A Francavilla Fontana si registrano dati dieci volte superiori con un flusso di mobilità attiva che arriva da Grottaglie per la chiusura del punto nascita e ci sono solo cinque medici. Io pediatri non ne ho perché, al di là delle chiacchiere che raccontano a Fasano, non ce ne sono e quindi ditemi voi come devo risolvere le emergenze. Mi auguro solo che non ci scappi il morto in questa storia. Io mi devo tutelare. Sono costretto a riaprire i ricoveri ma se succede qualcosa da altre parti sarà responsabile il sindaco e non certo io».
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