Rifiuti, resta l’emergenza: l’Amministrazione valuta tre possibili soluzioni

Rifiuti, resta l’emergenza: l’Amministrazione valuta tre possibili soluzioni
di Francesco RIBEZZO PICCININ
3 Minuti di Lettura
Domenica 21 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:43
È ancora grave in tutta la città, soprattutto nei quartieri più lontani dal centro, l’emergenza rifiuti. Non a caso, nello scorso mese di aprile la raccolta differenziata in città ha toccato il minimo storico: il 18,61 per cento. Nel frattempo, però, il neo assessore all’Ambiente e all’Igiene urbana Vito Carella si è messo all’opera e già a partire dalle prossime ore si dovrebbero concretizzare le nuove scelte dell’amministrazione.
Il problema è sempre lo stesso: la qualità del servizio di igiene urbana lascia a desiderare, molti cittadini sono insensibili o comunque disincentivati alla raccolta differenziata e così la città risulta invasa dalla spazzatura.
La situazione è andata peggiorando via via che aumentava il livello dello scontro tra amministrazione comunale e gestore del servizio, vale a dire la Ecologica Pugliese. Già durante il periodo del commissario straordinario Cesare Castelli, a dire il vero, si era provato ad interrompere il rapporto con la ditta, innanzitutto attraverso lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente. Che però è risultato sistematicamente soccombente di fronte ai ricorsi al Tar della Ecologica Pugliese, oltre che fortemente avversata dall’Autorità nazionale ancicorruzione.
Anche la cosiddetta “gara ponte” in realtà non si è rivelata, almeno fino ad oggi, risolutiva. Prima perché l’amministrazione è stata costretta a revocarla non avendo invitato l’attuale gestore, che anche in questo caso si era rivolto al Tar, e poi perché l’unica partecipante, nonché vincitrice, ha avviato un altro contenzioso con il Comune.
 
Dopo diverse settimane di attesa, infatti, l’amministrazione ha revocato l’aggiudicazione sostenendo che Ecologia Falzarano non avesse il Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, positivo. L’azienda, tuttavia, contesta la revoca, che ha impugnato di fronte al Tar, sostenendo che il Durc fosse già al momento della revoca, così come oggi, regolare.
Sono state invece, secondo i giudici che si sono espressi sul ricorso di Ecologica Pugliese, le penali - ritenute illegittime - insieme alla difficile situazione impiantistica ed alle ordinanze contingibili e urgenti di affidamento diretto del servizio ad altre aziende la causa del caos, determinando una situazione che «protrattasi nel tempo, ha reso, di fatto, inevitabile, sul piano oggettivo, lo svolgimento insoddisfacente del servizio di igiene urbana».
Oggi, però, si sta cercando di risolvere le varie problematiche, a partire da quella dei dipendenti che vengono pagati direttamente dal Comune. Questo mese, infatti, diversamente da quanto accaduto nel recentissimo passato, non c’è stata alcuna protesta.
In queste ore, proprio su stimolo dell’assessore Carella e dell’amministrazione, i tecnici di palazzo di città hanno preparato una articolata relazione che parte dall’arrivo in città di Ecologica Pugliese e arriva all’attuale situazione, considerando naturalmente anche i problemi impiantistici dato che discarica, biostabilizzatore e impianto di compostaggio sono, chi causa sequestro e chi causa problemi strutturali, fermi e inutilizzabili.
Le prospettive indicate dalla struttura tecnica sono sostanzialmente tre: l’ordinanza contingibile e urgente, una nuova gara ponte (che richiederebbe comunque sei mesi di tempo per arrivare al subentro di una nuova ditta) ed una terza ipotesi ancora non nota ma che, a giudicare dalle parole dell’assessore Carella, sembrerebbe la più probabile. Nelle scorse settimane, erano stati esclusi il ricorso alla società partecipata Amiu Puglia, che pure in una delle tante ordinanze dei mesi passati era risultata anche affidataria del servizio, e l’annullamento in autotutela della revoca dell’aggiudicazione alla Ecologia Falzarano, che però potrebbe anche ottenere la vittoria di fronte al Tar di Lecce, al quale si è rivolto per ottenere giustizia.
«L’urgenza c’è - dice l’assessore Carella - e non possiamo fare finta che non ci sia. La mia intenzione è quella di coinvolgere anche altre istituzioni, compresi prefetto e Regione. In particolare quest’ultima ha le sue responsabilità: Brindisi non è mica in un’altra nazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA