«Ecotassa, in arrivo una nuova stangata»

«Ecotassa, in arrivo una nuova stangata»
di Roberta DENETTO
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Venerdì 20 Gennaio 2017, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 16:20
«Sindaco e alleati sono assenti sui problemi, interessati solo all’occupazione di poltrone». I consiglieri comunali di “Brindisi Bene Comune-Sinistra per Brindisi” Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie criticano fortemente l’operato dell’amministrazione comunale e questa volta al centro dell’attenzione torna la questione rifiuti. 
Sotto la lente di ingrandimento dei due esponenti dell’opposizione i costi elevati che la città potrebbe pagare considerando la bassa percentuale di raccolta differenziata. Una percentuale che incide direttamente sul valore dell’ecotassa, tributo speciale per il deposito dei rifiuti in discarica, stabilito a livello regionale e calcolato proprio in rapporto alla quantità di differenziata che i comuni riescono a produrre.
«La bassa percentuale della raccolta differenziata - sostengono i due consiglieri - costerà circa 900.000 euro di ecotassa nel 2017 ai brindisini. La Regione Puglia ha determinato per tutti i comuni il valore della ecotassa da applicare per ogni tonnellata di rifiuto conferita in discarica». E secondo i dati riportati da Rossi e Cellie «per il Comune di Brindisi e quindi per i brindisini si preannuncia un vero e proprio salasso per il 2017» considerando che «la raccolta differenziata a Brindisi è largamente insufficiente, appena pari al 24% determinando il valore più alto dell’ecotassa tra tutti i comuni della Provincia di Brindisi pari a 25,82 euro a tonnellata».
 
Calcolatrice alla mano, i due esponenti politici hanno fatto due conti moltiplicando l’importo da pagare per le circa 35.000 tonnellate di rifiuti da smaltire in discarica. Il risultato è di 900.000 euro solo per il 2017. Un importo che «si aggiungerà - sostengono - ai già elevatissimi costi di conferimento e che ricadrà sui cittadini di Brindisi». Il quadro non è dei migliori. La questioni rifiuti tiene banco da tempo. Sul fronte della definizione del capitolato d’appalto per la gestione decennale del servizio di raccolta dell’Aro/Br2 ancora nulla si è mosso. Le riunioni spesso saltano e non sembrano esserci cambiamenti significativi sulla tabella di marcia che già vede l’ambito fortemente in ritardo. E certo non aiutano le turbolenze che stanno destabilizzando l’amministrazione comunale del capoluogo. 

A questo si aggiunge il problema del valore dell’ecotassa che Cellie e Rossi definiscono «una vera beffa, se pensiamo che il vicino Comune di Mesagne che ha raggiunto un valore di differenziata pari al 73,84 pagherà di Ecotassa solo 5,17 euro a tonnellata, oltre 20 euro in meno», concludendo che «se anche Brindisi fosse su quel valore risparmieremmo oltre 700.000 euro di ecotassa». Quanto basta per criticare fortemente l’amministrazione in carica. «Con la Giunta Carluccio - scrivono - qui a Brindisi si naviga sempre a vista, nessuna soluzione per il problema dei rifiuti con impianti sempre chiusi e nessuna capacità di invertire il trend nella raccolta differenziata. Così come in questi mesi non è stata aperta nessuna isola ecologica che pure sarebbe essenziale per incrementare i valori della differenziata. Da questi numeri – continuano – si comprende l’importanza della raccolta differenziata con i suoi benefici per l’ambiente e per le tasche dei cittadini».

Infine l’invito, rivolto direttamente ai brindisini, di impegnarsi sul fronte della raccolta differenziata. «Invitiamo - dicono - tutti i brindisini a non mollare, a continuare a differenziare a non lasciarsi sopraffare dalla pigrizia o dall’indifferenza e a pretendere che a Brindisi si faccia una vera e seria raccolta differenziata».
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