Luce gratis nella serra dove coltivava piantine di marijuana: arrestato

Luce gratis nella serra dove coltivava piantine di marijuana: arrestato
di Salvatore MORELLI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Marzo 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 13:44
Doppia operazione antidroga dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Brindisi: ieri nelle campagne di Serranova hanno scoperto una piantagione di marijuana in casa del 48enne Saverio Brandi e nei pressi della spiaggia “Sperone”, in località Specchiolla, altri due chilogrammi di “cannabis” contenuta in una busta sigillata con del cellophane.
Nell’abitazione di Brandi, inoltre, è stato accertato dai militari (unitamente al personale dell’Enel) che l’impianto della serra - che ospitava 27 piante di marijuana alte un metro e mezzo - era collegato abusivamente alla rete elettrica. Secondo una stima, il danno subito per il furto di energia è pari 24mila euro: 135mila i chilowatt sottratti per alimentare le rigogliose piante.
L’inaspettata visita dei carabinieri, al comando del maresciallo Raffaele Lezzi, ha portato anche al sequestro di altri 500 grammi di marijuana, conservata in due contenitori di vetro. Informato dei fatti il pm di turno Simona Rizzo, il 48enne è stato posto in arresto perché ritenuto responsabile di coltivazione di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica. Al termine delle formalità di rito è stato infine accompagnato presso la casa circondariale di via Appia, a disposizione della competente autorità giudiziaria.
 
Continua senza sosta la “caccia” ai trafficanti di marijuana che dall’inizio dell’anno imperversano nel Canale d’Otranto e in più tratti della litoranea nord, ma con qualche novità: la scoperta nella campagne di Serranova di una rigogliosa serra, messa in piedi all’interno di una stanza. Una villetta che si presentava quasi anonima dall’esterno. 
Ieri, la pattuglia dei carabinieri della stazione Casale aveva raggiunto la statale tra Brindisi e San Vito dei Normanni perché doveva effettuare in quell’abitazione un controllo d’altro genere. Ad aprire la porta è stato proprio Saverio Brandi che, colto un po’ di sorpresa, ha dovuto fare “mea culpa” quando un particolare “tanfo” di marijuana ha colpito i militari.
Aperta una stanza la pattuglia si è trovata di fronte una serra costruita in un modo davvero certosino: un “cielo appeso” presentava 4 lampade di 400 watt l’una, mentre tutt’intorno altre stufe riscaldavano la parte bassa delle 27 piante già alte un metro e mezzo, quasi pronte alla nuova raccolta: almeno 27 chili di “cannabis” visto che ogni pianta ne produce almeno un chilo quando la fioritura è al massimo della crescita.
Una vera sorpresa visto che i carabinieri avevano raggiunto le campagne di Serranova, ed in particolare quella villa, per altri motivi. A quel punto, alla scoperta della droga si associava anche il furto di energia elettrica visto che la serra veniva alimentata in modo posticcio, con un allaccio abusivo alla rete pubblica. In merito, è stato richiesto un intervento del personale dell’Enel. L’attività della “marijuana fai da te” aveva già permesso di mettere da parte la prima “cannabis”: 500 i grammi conservati in due contenitori di vetro.
Sempre nell’ambito dei servizi antidroga, non si esclude che il carico di altri 2 chili di marijuana scoperti dai carabinieri presso la spiaggia “Sperone”, in località Specchiolla, siano frutto dell’ennesimo sbarco sulla costa. Una probabile e misteriosa dimenticanza, simile ad altri casi già finiti in mano agli investigatori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA