«Corsi chiusi. Anzi no, aperti»: divisi anche i commercianti

«Corsi chiusi. Anzi no, aperti»: divisi anche i commercianti
di Mino PICA
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Mercoledì 20 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:40
Il problema parcheggio in centro offre da sempre numerose soluzioni e suggerimenti, ma se c’è un elemento certo, fotografando le opinioni dei commercianti, è che qualcosa debba essere cambiato. Le tre arterie principali del centro, ovvero dei tre corsi principali, sembrano infatti vivere una situazione comune di forte disagio e difficoltà, e sono in molti a volere dei cambiamenti sulla viabilità. Il flop del bus navetta, poi, ha acuito i problemi: il servizio era stato pensato per decongestionare il traffico del periodo natalizio ma i passaggi ogni trenta minuti e la richiesta del ticket hanno affossato l’idea sul nascere. Ora, però, a quanto sembra si sta correndo ai ripari con il raddoppio delle corse e ritorno al servizio gratuito.
Ma dicevamo delle tre direttrici dei corsi. Su corso Roma ad esempio, nel tratto che va da via Conserva a piazza del Popolo, sono concentrati diversi luoghi di ristoro e fra questi c’è chi vorrebbe quel tratto di strada chiuso al traffico. «Almeno nelle ore serali – spiega Virgilio Sanna, titolare del ristorante “Il Trullo” – sarebbe opportuno chiudere al traffico e rendere pedonale questa zona. Non è facile per una realtà come questa, ed altre, dover convivere con questo tipo di traffico, fondamentalmente causato dalla ricerca di un parcheggio. Si potrebbe trovare una soluzione che vada incontro alle esigenze di tutti, rendendo più vivibile la sera questa zona per i clienti, ed al contempo potenziando delle soluzioni per il parcheggio di chi viene in centro. La vicina zona di via Spalato si dice da tempo che possa essere una soluzione, sarebbe opportuno fare qualcosa in più. Ed ancora pensare ad un parcheggio multipiano come accade in altre città. Le possibili soluzioni credo ci possano essere».
Passando su corso Garibaldi, il leitmotiv sul suo utilizzo pedonale o aperto al traffico, sembra sempre irrisolto.
 
Questo corso è infatti al centro di numerosi dibattiti, soprattutto in questi ultimo triennio, dopo la riapertura al traffico, inizialmente sperimentale, ed ancora dopo l’installazione di parcheggi a pagamento, adottata nel periodo dei lavori di via del Mare, e poi eliminati.
Fra i commercianti di corso Garibaldi c’è chi invece rivuole la possibilità di parcheggiare su questo tratto: «Siamo in tanti a rivolere quel parcheggio – spiega Massimo Rimola del 4Erre Caffè – perché in questo modo non riusciamo a lavorare. E’ impensabile continuare così: se il corso deve rimanere aperto al traffico, allora che ritornino i parcheggi: questi consentirebbero una fermata breve e quindi una maggiore facilità nel vivere i corsi ed usufruire dei vari esercizi presenti. Si parla spesso del parcheggio di via Spalato ad esempio, ma poche settimane fa abbiamo vissuto il suo paradosso: mi riferisco alla festa patronale quando questo spazio, invece di essere utilizzato come parcheggio, quando ci si aspettava un flusso di gente importante in centro, è stato adibito a luna park, togliendo così ogni possibilità anche solo di avvicinarsi al centro con la propria automobile. Personalmente io non contesto la chiusura completa al traffico la domenica o nei fine settimana, anzi ben venga, è giusto così. Nei giorni lavorativi però si deve consentire alla gente di poter sostare lungo il corso, per una breve fermata. Io, come altri, così rischiamo di non lavorare più. Gli esercizi commerciali che hanno dovuto licenziare o chiudere sono tanti in questi anni, ed è sotto gli occhi tutti. Spero che a breve qualcosa possa cambiare».
Su corso Umberto infine c’è chi non solo sottolinea la difficoltà dei clienti a parcheggiare in centro, ma anche degli stessi lavoratori. «Il problema parcheggio nel centro di Brindisi – aggiunge Sonia Damasco, del Cafè do Mar – si trascina da anni purtroppo. Lo è anche per chi come noi ci lavora, così come per tutti del resto. In questa zona di corso Umberto chiaramente una soluzione decisamente molto vicina è quella di via Spalato che potrebbe essere maggiormente utilizzata e sfruttata dagli stessi brindisini. Probabilmente dovrebbe essere anche meglio collegata o pubblicizzata. Non escludo che c’è chi neanche conosce questa possibilità».
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