Dimissioni in massa dei consiglieri dopo l'arresto del sindaco di Brindisi Consales. Con altre due persone è accusato di corruzione

Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales
Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales
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Sabato 6 Febbraio 2016, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 07:39

Ventotto dei 32 consiglieri comunali di Brindisi hanno raccolto le firme dinanzi a un notaio e hanno formalizzato la decisione di dimettersi dalla carica dopo l'arresto di ieri del sindaco Pd Mimmo Consales. Domattina saranno consegnate al segretario generale del Comune e sanciranno lo scioglimento dell'assemblea municipale. Brindisi potrebbe quindi tornare al voto già nella prossima primavera.
L'azione di gruppo vanificherebbe le eventuali dimissioni di Consales - ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta per corruzione, truffa e frode in pubblica fornitura che coinvolge altre tre persone (due delle quali sono state arrestate) - e porterebbe a un commissariamento 'breve”. Consales, come atto dovuto, è stato già sospeso dal prefetto per via della misura cautelare imposta dal gip. Sono quattro, secondo le ultime notizie, i consiglieri comunali che non hanno aderito all'iniziativa: appartengono a liste civiche di maggioranza.

Consales è stato arrestato ieri mattina nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti. Arrestati anche un imprenditore e un commercialista. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l'imprenditore il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d'ufficio, corruzione, concussione e truffa.
 



Consales era stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si è autosospeso dal Pd in seguito ad un'indagine sull'affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa. Oltre al sindaco, ai domiciliari è finito il commercialista Massimo Vergara mentre l'imprenditore Luca Screti è stato portato in carcere dagli agenti della Digos. Quest'ultimo è amministratore della "Nubile srl", l'azienda incaricata dal comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione di Cdr e Css dai rifiuti urbani.

Perquisizione in casa del sindaco sta avvenendo da parte della polizia: è finalizzata all'acquisizione di documentazione utile all'indagine. Sequestrato inoltre l'impianto per la produzione di Cdr e Css nella zona industriale di Brindisi. I dettagli dell'operazione verranno resi noti in una conferenza stampa in programma in procura alle 11.30.
 
Consales, giornalista, è stato eletto nel maggio 2012 nelle file del Pd e al vertice di una coalizione di centrosinistra. Dal momento in cui è emersa l’esistenza di inchieste giudiziarie a suo carico, nel 2013, si è autosospeso dal partito e non vi è mai rientrato. Ad essere finiti agli arresti oltre a lui l’imprenditore Luca Screti, titolare della ditta Nubile che ha gestito in appalto gli impianti di rifiuti tra cui anche la discarica di Autigno e l’impianto di biostabilizzazione, il commercialista leccese Massimo Vergara, che avrebbe curato personalmente il versamento di un debito in contanti ad Equitalia. Il sindaco di Brindisi affronta una crisi di governo della città ormai da mesi e uno scontro con il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e con i vertici locali del Pd. I poliziotti della Digos stanno compiendo in queste ore perquisizioni anche a casa del primo cittadino di Brindisi. 

Chi sono gli altri due. Le altre due persone coinvolte nella vicenda sono l'imprenditore Luca Screti, 47 anni, nato a San Pietro Vernotico (Brindisi),  già amministratore della azienda "Nubile s.r.l.", incaricata dal Comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione Cdr-Css dai Rifiuti Solidi Urbani, e il commercialista (libero professionista) Massimo Vergara, nato a Lecce, di 59 anni.

Ieri il sindaco di Brindisi Mimmo Consales era in un'aula di tribunale per partecipare a un'udienza del processo in cui è imputato insieme ad altre tre persone per abuso d'ufficio truffa e concussione per l'affidamento del servizio di rassegna stampa e call center da parte del Comune alla News Sas, società di cui aveva detenuto la maggioranza delle quote fino a pochi mesi prima dell'elezione. Risponde di concussione in concorso con l'ex direttore di Brindisi dell'ufficio di Equitalia per aver costretto - questa l'ipotesi accusatoria - i dipendenti dell'ente di riscossione a mettere a disposizione i propri conti correnti bancari per trasformare i contanti in busta chiusa (in un caso 4.550 euro, è stato detto in aula) in assegni circolari da versare per saldare le rate della porzione di 20mila euro su 315mila di debito da pagare. Il processo è stato rinviato al 20 maggio prossimo. Le inchieste che riguardano il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, sono dei pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani.

 Prima tu Twitter e poi attraverso i canali ufficiali il presidente della Regione Michele Emiliano: «Il Pd pugliese aveva ritirato da mesi la fiducia al sindaco di Brindisi proprio a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti. Ringrazio il commissario del Pd di Brindisi, Sandra Antonica, per l'opera di ripristino della legalità che ha condotto in questi mesi di duro lavoro». Così su Twitter.

Il presidente della Regione Michele Emiliano ha poi espresso in un nota affidata all'ufficio stampa “piena fiducia e sostegno nei confronti della Magistratura brindisina impegnata nel ripristino della legalità nella città di Brindisi con particolare riferimento a reati che potrebbero essere stati commessi da amministratori locali e loro referenti nel contesto del ciclo dei rifiuti”. “La Regione Puglia - prosegue il presidente - sin dall’ottobre scorso, è intervenuta con decisione commissariando l’Oga di Brindisi, proprio avendo rilevato inefficienze ed irregolarità. In questi mesi abbiamo sostenuto l’attività della Magistratura assicurando la presenza della Regione Puglia in ogni fase del ciclo dei rifiuti e trasmettendo all’Autorità giudiziaria tutta la documentazione relativa alle numerose incongruenze ed illegittimità registrate".

Garantista e critico sulla gestione amministrativa di Brindisi si dice Luigi Vitali, coordinatore regionale di Forza Italia: "Siamo garantisti fino alla fine, senza usare due pesi e due misure a seconda dei protagonisti delle vicende giudiziarie. E lo siamo anche per quella che ha travolto il sindaco di Brindisi Consales. Resta fermo, però, il giudizio fortemente negativo che esprimiamo sul suo operato amministrativo e politico. Brindisi merita un governo in grado di rilanciarla e trainare tutto il territorio provinciale. Una mission a cui Consales e il centrosinistra non hanno saputo adempiere, omettendo di offrire ogni risposta concreta ai bisogni della comunità brindisina".
 

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