«Ho fatto una stupidaggine, stritolato da un sistema cittadino. Ora parlo io»

La conferenza stampa di Mimmo Consales
La conferenza stampa di Mimmo Consales
2 Minuti di Lettura
Martedì 3 Maggio 2016, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 17:40

BRINDISI - «Conosco Luca Screti da molti anni, da tempi non sospetti ho avuto anche un rapporto di consulenza nel campo dell’immagine, con la mia società, molti anni prima della mia candidatura a sindaco. Quando mi sono candidato Luca mi ha intanto sostenuto senza alcun problema e mi ha promesso un contributo in termini economici che poi non mi è stato versato. Questo contributo mi è stato poi versato attraverso la forma che voi conoscete, quando ero già sindaco. E questa è una mia chiara responsabilità. Una stupidaggine di quelle incredibili che ho commesso accettando che questo contributo mi venisse versato anche un minuto dopo la mia elezione a sindaco».


Lo ha detto l’ex sindaco Mimmo Consales che nel pomeriggio, dopo la remissione in libertà decisa questa mattina dal gip di Brindisi, su istanza dell’avvocato Massimo Manfreda, ha incontrato i giornalisti proprio al fianco del suo legale. Consales che era ai domiciliari per corruzione dal 6 febbraio scorso ha fornito chiarimenti anche alla stampa, dopo i due interrogatori sostenuti dal pm Giuseppe De Nozza e dallo stesso gip, sulle modalità con cui ha intascato la somma di 30mila euro ritenuta una tangente dall’accusa, dazione di danaro ammessa dall’ex sindaco Pd. “Detto questo – ha specificato - non ho mai venduto per un solo istante la mia funzione di sindaco a Luca Screti e alla ditta Nubile. Non ho mai prodotto un atto amministrativo che potesse favorire Luca Screti”.

Consales è poi entrato nel merito dei singoli atti e delle contestazioni. Ha dichiarato che resterà fuori dall’agone politico e che intende tornare a fare il giornalista, se sarà possibile, considerata la sospensione cautelare cui è sottoposto. Ha affermato di “essersi distrutto la vita” decidendo di fare il sindaco di Brindisi. E ha più volte fatto riferimento a difficoltà amministrative dovute alla “macchina comunale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA