Cittadella, il rettore diffida la Provincia

Cittadella, il rettore diffida la Provincia
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Giovedì 28 Aprile 2016, 06:34 - Ultimo aggiornamento: 20:49
Nata sull’onda del licenziamento di 13 lavoratori, addetti alle pulizie e al portierato, all’interno della Cittadella della Ricerca, si è aperta ieri mattina a Lecce la discussione per il futuro dell’Università a Brindisi tra il rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara e l’assessore regionale al lavoro Sebastiano Leo. 
E’ accaduto pochi giorni fa che 13 lavoratori sono stati licenziati. Si tratta di lavoratori che operano all’interno della Cittadella della Ricerca nei locali dell’Università del Salento: 9 addetti alle pulizie fino a qualche giorno fa in carico alla ditta Servizi Integrati e 4 lavoratori addetti al servizio di portierato in carico alla Sga. Quindi, non solo si perdono 13 unità lavorative, ma vengono meno, a fine mese, entrambi i servizi sia di pulizia che di portierato. 

Ma sul futuro della Cittadella e dell’Università a Brindisi si addensano nubi ancora più minacciose. Il rettore Vincenzo Zara non nasconde la preoccupazione sul futuro del rapporto e lo dice senza molti preamboli: «I tentativi di risolvere le problematiche connesse alla gestione della Cittadella della Ricerca vanno avanti da mesi – ha affermato - senza alcun risultato concreto».
 
«Sono estremamente preoccupato - continua il rettore -  Le modifiche nelle competenze derivanti dall’applicazione della Legge Delrio non riguardano la nostra Università che, invece, finora è stata costretta a sollecitare gli opportuni incontri e le conseguenti decisioni, a oggi praticamente nulle, di fatto sostituendosi ai compiti di altri Enti territoriali. I servizi di guardiania e di pulizia dovrebbero essere garantiti dalla Provincia di Brindisi fino al 2028, come previsto da una convenzione sottoscritta anni fa». 
 
Da qui la scelta di inviare una lettera di diffida ad adempiere gli obblighi previsti, obbligo sottolineato dal rettore: «L’Università del Salento ha fatto la sua parte, rispondendo - sottolinea - a un’esplicita richiesta del territorio di erogare a Brindisi un’offerta formativa di qualità - e attivando il corso di laurea in Ingegneria Industriale e il corso di laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale, in linea con precise esigenze produttive e di ricerca. C’è di più: nei mesi scorsi e per circa un anno l’Ateneo salentino assieme all’Università di Bari ha lavorato a un nuovo progetto per l’attivazione del corso di laurea in Farmacia, sempre a Brindisi».

Questo progetto è al momento sospeso, in attesa di decisioni sul possibile supporto finanziario da parte degli Enti territoriali. «Si parla continuamente di sviluppo territoriale e di necessario coordinamento tra tutti gli attori che vi operano - conclude il rettore - sono sconcertato dal verificare che in questo caso si tratta solo di parole. Mi auguro che gli Enti territoriali competenti trovino al più presto un accordo».

Sul fronte sindacale il Cobas ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori. Nel frattempo una serie di impegni non sono mancati. Per affrontare queste problematiche era stato convocato un incontro presso la Cittadella martedì scorso. Incontro successivamente slittato a ieri mattina e che si è svolto presso l’Ateneo leccese tra il rettore Zara e l’assessore Leo.

«E’ stata una lunga riunione – riferisce Aprile – sono venuti fuori una serie di spunti importanti ai quali spero che si dia seguito. Intanto, per quanto attiene al problema dei lavoratori per i quali il contratto scade tra qualche giorno, a fine mese, l’Università invierà una lettera di diffida alla Provincia in quanto intestataria degli interventi di manutenzione all’interno della Cittadella che si spera sortisca i suoi effetti». L’altra parte della discussione, la più importante, verteva sul futuro dell’Università a Brindisi.

«Il rettore e l’assessore al lavoro – riferisce ancora il sindacalista Cobas - hanno stabilito di convocare un nuovo incontro il prossimo 2 maggio presso la Cittadella estendendo la partecipazione a tutti i Comuni della provincia al fine di reperire le risorse necessarie per fare fronte a questo periodo di transizione». E non è tutto. A quanto pare infatti, la Regione si è candidata per la gestione diretta della Cittadella della Ricerca. «La Regione – riferisce Aprile - chiederà alla Provincia la gestione della Cittadella dal momento che la Provincia non ha le risorse per farlo».
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