Il cinema Impero festeggia i 50 anni tra storia e ricordi

Il cinema Impero festeggia i 50 anni tra storia e ricordi
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Domenica 29 Maggio 2016, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 15:12
Cinquant’anni di storia del cinema teatro Impero: mezzo secolo di attività nella sede di via De’ Terribile iniziato nel lontano 29 maggio 1966. Per festeggiare degnamente l’ambizioso traguardo, prenderà il via questa sera una rassegna di film gratuiti, organizzata con la collaborazione del Comune di Brindisi e dell’Apulia film Commission.
Il cinema teatro Impero è un luogo dell’anima per i brindisini sopravvissuto allo scorrere del tempo. Sono cambiate le abitudini, le strumentazioni, il modo di vivere la sala cinematrografia, ma l’Impero è un’icona intramontabile. La passione per il cinema della famiglia Grassi inizia, in realtà, nel 1919 quando nonno Carmelo apre in piazza Cairoli l’Arena Eden fatta su una pista di pattinaggio all’aperto. La storia dell’Impero si intreccia con quella della Brindisi degli anni '50, negli anni della lunga e faticosa ricostruzione dopo il secondo conflitto mondiale.
 
«Nel 1925 - racconta Luigi Grassi, 93 anni, colonna portante della famiglia e della società cinematografica - mio padre chiese al Podestà di chiudere il cinema Arena di piazza Cairoli e di costruire sulla pista di pattinaggio un cinema che fu chiamato Eden. Nel 1932 il regime fascista gli impose di cambiare nome, troppo esterofilo per quegli anni, in Africa Orientale. Questo nome, però, non riuscì mai a fare breccia nei brindisini e così, nel 1936, si decise per la denominazione attuale: cinema teatro Impero».
Luigi Grassi è un fiume in piena di ricordi. Da galantuomo di altri tempi snocciola con dovizia di particolari eventi, nomi e storie con saggia lucidità. Il 29 maggio del 1966, esattamente cinquant’anni fa, la famiglia Grassi inaugura l’attuale sede di via de’ Terribile. «Il primo film che proiettammo - racconta Grassi - fu da “Un momento all’altro” di Mervyn LeRoy con Honor Blackman, Jean Seberg, Arthur Hill, Sean Garrison. Inauguravamo un cinema moderno per quegli anni dotato di un grandissimo schermo da 14 metri con macchine non più a carbone ma a lampada Xenon. Ci tenevo a fare bella figura con i miei concittadini». Ma la grande novità dell’Impero, che ancora oggi lascia molti con il fiato sospeso, è la caratteristica del tetto apribile. Una finestra sul cielo che durante le proiezioni estive rendeva suggestivo il clima in sala.
L’Impero ben presto diventa un punto di riferimento per le più grandi compagnie teatrali italiane. Da Edoardo De Filippo a Giorgio Albertazzi, passando per Erminio Macario, Salvo Randone, Carlo D’Apporto, Walter Chiari e tanti altri grandi artisti.
«Gli anni ’60 sono gli anni del varietà - aggiunge Grassi - delle soubrette. Brindisi era esplosa, l’apertura del Petrolchimico aveva portato un boom economico-sociale importantissimo e la gente aveva voglia di cultura, di stare insieme e divertirsi. Già nel 1967 eravamo teatro Eti (Ente teatrale italiano) ospitando una generazione di teatranti che ha dato alla città la possibilità di ammirare il teatro vero, quello importante che oggi, forse, non esiste più. Allora le compagnie teatrali raggiungevano tutte le città, da nord a sud. Oggi, invece, scelgono dove andare in base al successo ottenuto al botteghino».
[FI]Passano gli anni e Luigi viene affiancato dai figli Carmelo e Sandra, veri e propri “figli d’arte”. Cresciuti a pane e cinema, i fratelli Grassi, arricchiscono la proprietà con le loro idee e la voglia di fare senza mai farsi sedurre dai soldi facili.
Neanche quando negli anni 2000 arriva il boom delle multisale, la famiglia Grassi perde la sua rotta.
«Ci siamo guardati in faccia - afferma Carmelo Grassi, oggi presidente del Teatro Pubblico Pugliese - e quando abbiamo iniziato a contare i clienti sulle dita di una mano, abbiamo deciso di chiudere. Una decisione sofferta ma necessaria. Perché non bisogna chiudere la porta in faccia al futuro e all’innovazione. In quei mesi abbiamo a lungo meditato il da farsi». Troppi i sacrifici, tante le rinunce e poi la voglia di proseguire quel sogno iniziato da papà Luigi.
«Così - conclude Carmelo Grassi - ci siamo rimessi in gioco. Abbiamo rinnovato la sala e nel corso di questa estate avvieremo nuovi lavori sperando in una fattiva collaborazione della Regione Puglia. Andiamo avanti».
La rassegna “Cinquant’anni di storia” prende il via questa sera, con “A ciascuno il suo cinema”, un interessante mosaico di letture e spunti sul mondo del cinema. seguire, domani, sarà proiettato il film “Hollywood Party” di Glake Edwards. Il 4 giugno sarà la volta di uno dei cavalli di battaglia di Federico Fellini con il film “Intervista”. La rassegna, ad ingresso gratuito, si concluderà il 5 giugno con il film “Viale del Tramonto” di Billy Wilder.
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