Un progetto per il quale poi la Corte d’Appello sancì l’insussistenza dell’accusa di lottizzazione abusiva. Il coinvolgimento nell’inchiesta, tuttavia, ha allungato a dismisura i tempi per la realizzazione dell’opera. Ma il momento, a quanto pare, è ormai molto vicino. Dopo il via libera, lo scorso anno, da parte della giunta alle autorizzazioni per l’avvio dei lavori delle opere di urbanizzazione, che sono sempre a carico della ditta costruttrice, sono partiti - o meglio, ripartiti - i lavori per la realizzazione del centro commerciale. Nel quartiere già da un paio di settimane i residenti si sono accorti del movimento di mezzi pesanti all’interno del cantiere. La speranza, dunque, è che entro qualche mese l’area commerciale sia pronta per l’inaugurazione.
L’idea della società Aliotto è e resta quella di realizzare nell’area di fronte all’ospedale Perrino un centro commerciale “no food” composto da cinque strutture. All’interno della struttura, che sarà completata a partire dagli “scheletri” che campeggiano all’interno del cantiere ormai da anni, non si venderanno infatti prodotti alimentari. Il centro commerciale sarà riservato – per una serie di accordi che risalgono a molto tempo fa – a bricolage, giardinaggio e affini.
Gli edifici saranno tre in tutto. Dopo la notifica dell’autorizzazione a costruire, la società ha dovuto versare la somma di 50 euro per ogni metro quadro, dunque circa 700mila euro, per la predisposizione, da parte del Comune di Brindisi, di misure compensative per la riqualificazione delle aree a rischio di tenuta della rete commerciale locale, proprio come accaduto, per un totale di 500mila euro, con Alisette per la realizzazione del centro commerciale “Le Colonne”.
La società, inoltre, spenderà quasi due milioni di euro per le opere di urbanizzazione primaria, vale a dire allacciamenti alla rete del metano ma anche a quella elettrica e a quella telefonica, realizzazione della pubblica illuminazione, fogna e scarichi per le acque piovane e, infine, percorsi pedonali. La spesa prevista per le opere di urbanizzazione secondaria, invece, supera di poco i 650mila euro e sarà utilizzata per la realizzazione di aree verdi, parcheggi e illuminazione con torri faro. Ma il Comune ha richiesto anche la creazione di una barriera verde tra l’area del centro commerciale e quella di via Caduti di via Fani per attutire l’inquinamento acustico e atmosferico che le auto in arrivo nel centro commerciale creeranno.
Una data per l’apertura ancora non c’è ma quel che è certo è che la presenza di nuove attività commerciali non rappresenta solo un’occasione per i consumatori ma anche e soprattutto qualche piccola opportunità di lavoro in una città il cui tasso di occupazione è pericolosamente basso.