Pini tagliati senza permesso: tre denunce

Pini tagliati senza permesso: tre denunce
di Maria GIOIA
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Mercoledì 24 Agosto 2016, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 12:21
Sono otto le persone denunciate dal comando del corpo forestale dello Stato di Ceglie Messapica al termine di due operazioni di controllo effettuate nelle campagne di Ceglie e Francavilla Fontana. Agli interessati, tra cui due minori, sono stati contestati i reati di taglio abusivo di boschi e abbruciamento, gestione e smaltimento di rifiuti. Oltre alle denunce, sono scattati anche i sigilli per le aree su cui sono stati effettuati gli accertamenti e riscontrati gli abusi.
La prima operazione effettuata dal comando cegliese è stata realizzata a Francavilla Fontana. Nel corso del sopralluogo gli agenti hanno accertato l’abbruciamento in atto di rifiuti speciali non pericolosi, lo smaltimento di rifiuti liquidi nei terreni limitrofi, con conseguenti emissioni nell’aria di odori nauseabondi avvertibili a notevole distanza. È stata scoperta in seguito la gestione di grandi quantità di rifiuti ferrosi senza le dovute autorizzazioni, in violazione delle normative previste dal testo unico dell’ambiente. Ecco perché, al termine delle verifiche, l’area aziendale è stata sottoposta a sequestro, mentre cinque persone, di cui due minori, affidati ad una struttura di accoglienza, sono stati denunciati all’autorità con l’accusa di abbruciamento, smaltimento e gestione abusiva di rifiuti.
 
Per quanto riguarda Ceglie Messapica, invece, l’operazione è stata realizzata in prossimità della periferia. Nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione degli illeciti ambientali, gli agenti hanno sorpreso tre uomini intenti a tagliare un bosco di pini, che ricade in una zona soggetta a vincolo paesaggistico. Il trio non ha fornito spiegazioni valide né le autorizzazioni rilasciate in tal caso dalla Regione Puglia né una specifica autorizzazione, rilasciata dal Comune con il parere obbligatorio della Soprintendenza, richiesta in caso di zone soggette a vincoli paesaggistici. A quel punto, accertata la totale assenza di documentazione, gli agenti hanno subito provveduto a sequestrare il bosco e le attrezzature utilizzate per il taglio dei pini. E così sono scattate le denunce a piede libero nei confronti del proprietario del bosco e dei due taglialegna, accusati di taglio abusivo di boschi e deturpamento di bellezze naturali, per la violazione del codice dei beni culturali e del paesaggio e del codice penale.

Il livello di vigilanza della forestale resta alto in un territorio, come quello cegliese, fra i più importanti della provincia di Brindisi, per la presenza di boschi collinari, che contano la presenza di piante anche monumentali, purtroppo ancor oggi oggetto di tagli abusivi, abbandoni di rifiuti, danneggiamenti da incendi. Il presidio locale del corpo forestale dello Stato a Ceglie, attivo ormai da un anno a questa parte, ha già ridotto sensibilmente tali fenomeni, tant’è che nella stagione estiva il comprensorio della cittadina messapica esce quasi indenne da incendi boschivi.
Lo stesso comando sta pure collaborando con l’amministrazione comunale nell’ambito della lotta all’abbandono indiscriminato di rifiuti in campagna.
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