Duemila fedeli per la beatificazione di Matteo. Messa in Duomo, centro blindato

Matteo Farina, morto otto anni fa a 19 anni
Matteo Farina, morto otto anni fa a 19 anni
di Lucia PEZZUTO
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Lunedì 24 Aprile 2017, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 21:29

Una folla di fedeli, circa duemila, ha partecipato a Brindisi alla celebrazione religiosa che sancirà la chiusura della fase locale del processo diocesano di beatificazione di Matteo Farina, un giovane al quale fu diagnosticato un tumore cerebrale in tenera età e che morì a 19 anni il 24 aprile 2009.
Vengono posti i sigilli alla documentazione processuale raccolta nei mesi scorsi che sarà consegnata al discernimento della chiesa universale, presso la congregazione dei Santi a Roma.
La celebrazione dei vespri ha preceduto la sessione conclusiva che si svolge alla presenza della postulatrice, Francesca Consolini, e dei membri del tribunale ecclesiastico.
A presiedere la solenne celebrazione l'arcivescovo della Diocesi di Brindisi - Ostuni, monsignor Domenico Caliandro. 
In molti, fra i fedeli arrivati a Brindisi anche con i pullman, non sono potuti entrare all'interno della cattedrale. Ma hanno assistito alla cerimonia all'esterno, dove è stato allestito un maxischermo. 
Sono state previste misure di sicurezza, visto l'afflusso di gente, con il contributo di Comune, protezione civile e forze dell'ordine: è stato anche valutato il rischio di attentati terroristici. 
La sindaca di Brindisi, Angela Carluccio, ha deciso di intitolare a Matteo Farina il nuovo giardino comunale attiguo al tempietto di San Giovanni al Sepolcro che sarà inaugurato e aperto al pubblico nei prossimi giorni. "Matteo è stato un fulgido esempio di dedizione al prossimo e di forza d'animo", spiega la sindaca, "e il giardino nel quale germoglieranno piante e fiori, nel segno della continua rinascita, interpreta al meglio lo spirito di speranza e di amore per la vita che è insito nella sua breve ma profonda esistenza".

 

 

Lo scorso 19 settembre si è svolta la sessione di apertura della fase diocesana del processo presso il santuario di Santa Maria del Casale di Brindisi: tra la folla di fedeli accorsa per l’occasione, l’arcivescovo monsignor Domenico Caliandro, i membri del Tribunale Ecclesiastico e la Postulatrice della causa, Francesca Consolini, che prestarono solenne giuramento perché la fase diocesana della causa si svolgesse secondo i sacri canoni richiesti dalla Chiesa.
Questo pomeriggio alle 18, invece, si svolgerà la sessione conclusiva della fase diocesana del processo, una folla di fedeli è attesa presso la cattedrale di Brindisi dove la cerimonia sarà officiata da monsignor Domenico Caliandro.
«Con essa – si legge nel sito dedicato alla memoria e alla causa di Matteo - la Chiesa diocesana, conclusa l’inchiesta, affiderà tutta la documentazione al vaglio della Chiesa Romana, perché possa accertarne la validità ed esprimere il suo giudizio».
Matteo Farina si appresta, quindi, a diventare beato ma si appresta anche a diventare un simbolo per la comunità brindisina, un simbolo di rinascita. In Matteo la città di Brindisi ritrova la speranza nei giovani e quei valori che sino a qualche tempo fa si credevano persi. Il coraggio e la profonda fede di questo ragazzo rappresentano un modello di vita ispirato ai principi dell’amore cristiano.

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