Auto rubate in vendita in due concessionarie: denunciati i rivenditori

Auto rubate in vendita in due concessionarie: denunciati i rivenditori
di Salvatore MORELLI
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Sabato 2 Luglio 2016, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 13:47
Blitz della polizia stradale in due concessionarie della nostra provincia per stroncare un traffico di auto rubate, rivendute a un costo inferiore grazie all'inghippo del telaio modificato. All'oscuro di tutto gli acquirenti di due Fiat 500L: non erano a conoscenza di circolare a bordo di due auto “sparite” un anno e mezzo fa a Foggia e Chieti. 
L’operazione, denominata “Safety Car”, ha quindi portato al sequestro dei veicoli e alla denuncia di due rivenditori per riciclaggio: le due Fiat 500L erano state acquistate a un prezzo inferiore a quello di mercato, 10mila euro, invece che 12.500. Ora sono in corso degli accertamenti per verificare l’eventuale responsabilità dei concessionari per incauto acquisto.

La stessa operazione, ha visto uomini della Polstrada, diretti dal vice questore aggiunto Pasqualina Ciaccia, controllare negli ultimi dieci giorni 1280 veicoli (di ogni genere) e contestare 130 contravvenzioni al codice della strada per eccesso di velocità, mancata revisione, mancata assicurazione, guida senza cinture e con uso di telefoni cellulari. In alcuni casi si è proceduto anche al ritiro della patente e alla decurtazione dei punti. 
Inoltre, la scorsa notte, una pattuglia che operava lungo la statale 379 per Bari ha recuperato un'altra Fiat 500, rubata il 29 gennaio scorso in provincia di Bari. Il mezzo è stato poi restituito al legittimo proprietario. Le indagini proseguono per identificare gli autori e gli organizzatori dei furti. Si ritiene, infatti, che dietro questi episodi ci possa essere una vera e propria organizzazione con basi in Italia ed altri complici nel resto dell' Europa.
In merito al sequestro delle due Fiat 500L, per gli investigatori non è stato facile rilevare la provenienza illecita dei mezzi in quanto i dati in possesso ai due rivenditori (serie, colore, targa e apparentemente anche il telaio) erano perfettamente corrispondenti ai documenti di circolazione delle due autovetture. 
Dopo un'attenta analisi, gli esperti della polizia stradale hanno infine accertato che i veicoli rubati a Foggia e Chieti il 21 gennaio 2015 erano stati riciclati mediante la contraffazione del numero di telaio e abbinati a nuovi documenti di circolazione - originali e provenienti da Francia e Germania - già appartenenti ad altri veicoli della stessa serie e in circolazione. 
Documenti che una volta presentati alla Motorizzazione ne hanno consentito l’immatricolazione e la commercializzazione sul mercato italiano, tanto da essere messi in vendita da privati nel Foggiano. Qui sarebbero stati infine acquistati da persone residenti nella nostra provincia. Ora gli investigatori stanno verificando l’eventuale responsabilità dei compratori per incauto acquisto, reato che si configura ogni qual volta si acquistano o ricevono cose che per la loro qualità o entità del prezzo si abbia motivo di sostenere che provengono da reato. 
Non manca poi un altro fenomeno, confermato proprio durante questa operazione: la guida con in mano il telefonino. Una moda ormai molto diffusa tra i giovani brindisini. In alcun casi, un messaggino al volante è costato davvero salato visto che può superare anche i 600 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. 
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