Troppe rapine, allarme sicurezza: «Bisogna fare squadra, anche con i cittadini»

Troppe rapine, allarme sicurezza: «Bisogna fare squadra, anche con i cittadini»
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 24 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:20

«Ora è necessario fare squadra, anche con l’aiuto dei cittadini». Si è parlato a lungo, ieri pomeriggio, in questura, dell’emergenza rapine in città. Dopo il quindicesimo assalto che risale a lunedì, il questore di Brindisi, Maurizio Masciopinto, ha convocato un vertice interforze per fare il punto e programmare gli interventi da attuare per stoppare il fenomeno, per analizzarne ogni sfaccettatura. Per condividere gli elementi raccolti da tutti. Erano presenti i vertici locali di carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. Si è discusso a lungo, partendo dal dato statistico (15 rapine da Pasqua fino a lunedì scorso), per poi programmare le strategie da adottare, a partire da oggi. 

«Dalle statistiche, viste in un’ottica complessiva - spiega il questore - emergono dati tutto sommato favorevoli. Accade in qualche caso che ci siano degli episodi che si concentrano in un determinato periodo che destano allarme. I reati, in assoluto, sono in calo. Se si verificano dieci rapine in due mesi, la percezione di scarsa sicurezza è inferiore. Se ne accadono cinque in tre giorni, è chiaro allora che si innescano altri meccanisimi. Si diffonde la paura: un cittadino ha timore di entrare in un bar, in serata».
 
Da qui il confronto di ieri: «È stata fatta - dichiara Masciopinto - una analisi puntuale di ogni singola rapina. Per poter giungere a sostenere che si tratta di cani sciolti. La concentrazione in poco tempo è il frutto di mera casualità. La problematica va affrontata di petto: partendo dal presupposto che situazioni di questo genere sono il riflesso di altre criticità. La diffusione della droga, la crisi economica. Problematiche su cui pure bisognerà intervenire». 
 
La soluzione? Nell’immediato saranno predisposti servizi coordinati, con l’apporto di tutte le forze dell’ordine: «Un’attività armonica sul territorio, possibile in questo territorio dove ho constatato una sinergia tra le diverse forze dell’ordine particolarmente efficace». L’obiettivo è senza dubbio quello di «stroncare subito la serie negativa», partendo anche da quelli che sono gli esempi positivi di azione mirata degli uomini in divisa.
Mesagne, tanto per citare uno dei casi più recenti: alcuni cittadini segnalano la presenza di un’Audi sospetta in località Torretta. Qualcuno pubblica le immagini su facebook, parte la caccia all’autovettura che viene trovata: all’interno una serie di oggetti provento di furto. Ce l’hanno fatta, i poliziotti del commissariato. Ma hanno potuto contare su un supporto indispensabile, quello dei cittadini: «Sottolineo proprio questo - ha concluso il questore - l’importanza della collaborazione da parte dei cittadini. Basta poco talvolta, una telefonata, un indicazione. Una segnalazione in tempo reale. Le volanti non possono essere ovunque, così come i cittadini non possono certo sostituirsi ai poliziotti. Non si tratta di invocare atti di eroismo, ma di invocare un supporto che potrebbe essere molto utile ad agevolare il lavoro delle forze dell’ordine». Nella gran parte dei casi, infatti, i malviventi che hanno puntato armi varie (coltello, pistola o addirittura fucile a canne mozze), sono fuggiti a piedi per le vie della città. In orari di apertura dei negozi, quindi non in momenti in cui la città è particolarmente desolata. 
Altro obiettivo, è la riattivazione delle telecamere di sorveglianza sulla pubblica via, pronte a tornare in funzione a breve.

La presenza di occhi digitali non è solo fondamentale per il riconoscimento dei banditi, ma svolge anche una importante azione deterrente. 

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