Brindisi, accoltellato un ultrà. È mistero

Brindisi, accoltellato un ultrà. È mistero
di Salvatore MORELLI
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Domenica 20 Agosto 2017, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 12:07

Mistero al quartiere Bozzano per il ferimento di un 39enne brindisino, Francesco Margherito, noto ultrà della “Curva Sud” locale. Tutto è accaduto in viale Germania, zona in cui è stata trovata anche un’auto che presentava evidenti tracce di sangue. Margherito è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale “Perrino” con ferite all’altezza del volto e della gola.
Quello che è accaduto ieri mattina attorno alle 6 è oggetto d’indagine dei carabinieri. Ai medici che lo soccorrevano Margherito avrebbe raccontato di essere caduto accidentalmente su un pezzo di ferro, ma ovviamente la versione non convince affatto gli inquirenti. Dopo un primo intervento, Margherito è stato medicato nel reparto di Chirurgia Plastica del “Perrino”, la prognosi per lui è di 15 giorni. Ma il mistero resta.
In un angolo di viale Germania le attenzioni degli investigatori si sono concentrate su una Nissan Micra, di proprietà di una persona estranea ai fatti, sporca di sangue sulle due portiere e sul parabrezza. L’auto era parcheggiata nei pressi di alcuni locali commerciali e a pochi passi dall’ingresso del parco “Maniglio”. Gli investigatori non escludono, invece, che la natura delle ferite possa essere collegata a una lite divenuta una vera e propria aggressione a colpi di coltello. Ma da parte di chi, questo ancora non si sa.
 
Al vaglio ci sono ora una serie di rilievi effettuati sul posto dal personale della Scientifica sulla carrozzeria e i vetri della Nissan Micra, nonché il supporto delle immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Non essendoci testimoni - era molto presto e ieri mattina e in strada non c’era praticamente nessuno - non si esclude che proprio l’apporto dei filmati possa definitivamente chiarire cosa sia accaduto in quei frangenti.
Viale Germania, sei del mattino. Un uomo barcolla, è ferito all’altezza del volto, perde molto sangue e si aggrappa a un’auto, una Nissan Micra parcheggiata davanti a un supermercato, a quell’ora ancora chiuso. Il sangue, copioso, scivola dal tetto dell’auto verso il finestrino della porta destra, ma l’uomo ferito (che cerca aiuto in quei frangenti) continua ad aggrapparsi all’auto sporcando inoltre parte del parabrezza e poi la porta sinistra.
Sono questi alcuni dettagli finiti in mano agli investigatori. Ma chi c’era in quel momento con Margherito? E da chi e perché sarebbe stato - secondo gli inquirenti - accoltellato? Le piste battute dai carabinieri, al comando del capitano Luca Morrone, sono diverse e molto lontane da un possibile coinvolgimento con il mondo del calcio visto che il 39enne è un “vecchio” capo ultrà del Brindisi.
Un tifoso che in passato è stato coinvolto in un altro episodio poco chiaro: nel gennaio del 2007 fu sottoposto a un intervento chirurgico presso l’ospedale “Perrino” per l’estrazione di proiettili dal gluteo e dalle cosce perché ferito da uno sconosciuto in piazza Mercato. I colpi di pistola furono fatti esplodere da una persona in sella a un ciclomotore. L’allora 28enne non seppe spiegare agli agenti della Squadra mobile i motivi di quell’agguato, tant’è che il responsabile non è mai stato individuato.

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