Barbieri e selfie: la “rigenerazione” sbarca a San Vito

Barbieri e selfie: la rigenerazione sbarca a San Vito
di Alessandra LUPO
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Lunedì 29 Maggio 2017, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 11:48
Parlare di rigenerazione urbana a San Vito dei Normanni non è cosa da poco. Anzitutto perché questo percorso riserva sempre delle sorprese in termini sociali e progettuali e portarlo nel cuore della provincia brindisina rappresenta di certo una sfida interessante. Ma soprattutto perché, a conti fatti, si può dire che la rigenerazione urbana di San Vito sia già iniziata da tempo con la fondazione delle ExFadda, ex opificio che oggi figura tra le realtà con il maggiore peso specifico in materia di innovazione sociale (L’8 giugno a Roma sarà una delle tre realtà italiane invitate a raccontarsi nel Convegno Mibact “Futuro Periferie. La cultura rigenera”).
A San Vito sembrano averci preso gusto e hanno deciso di estendere l’approccio innovativo e condiviso all’intera città. Ed è così partita l’esperienza di “Santu Vitu Mia”.
Gli obiettivi sono semplici ma non scontati: riqualificare le periferie, restituire identità al centro storico, ripensare il rapporto tra il paese, la campagna circostante e i principali attrattori culturali ed ambientali del territorio, migliorare le condizioni sociali ed economiche della comunità, spiegano gli organizzatori nel loro “manifesto d’intenti”.
Per farlo naturalmente si passa dalla parola d’ordine: partecipazione. Dei sanvitesi ovviamente, ascoltando i sogni e bisogni di ognuno, le idee dei cittadini, mettendo a sistema le proposte degli attori sociali ed economici del territorio, proporre una visione condivisa del presente e del futuro del paese.
Il percorso vede insieme l’amministrazione comunale, il Laboratorio Urbano ExFadda, Metamor Studio, Lopalco Architettura e Territorio e l’architetto Mariarosaria Siciliano ed è già entrato nel clou attraverso incontri, laboratori e momenti di condivisione come le ciclopasseggiate a Torre Guaceto ma soprattutto il percorso, davvero “site specific”, delle barberie utilizzate come avamposti per raggiungere il cuore della città. All’interno dei vecchi saloni da barba, che a San Vito sono considerati scrigno dell’antica tradizione della mandola da barbiere e quindi luoghi di cultura e socialità, si sono infatti tenuti gli incontri con un centinaio di personaggi chiave del paese, che una volta condiviso il progetto se ne sono fatti “testimonial”. Una sorta di influencer senza Instagram insomma, capaci di spiegare senza filtri cosa si intende fare. Così come è accaduto nei “talk”, in cui sono state sviscerate anche esperienze territorialmente vicine, di Lecce (Quartiere Leuca) e Parco Paduli.
«Tutto è nato con la partecipazione al bando per la redazione del documento programmatico di rigenerazione urbana - spiega Roberto D’Adamo, tra gli architetti coinvolti nel progetto -. Grazie alle ExFadda il team è multidisciplinare e ha quindi potuto aggiudicarsi l’incarico. Ora lavoreremo alle linee guida che permetteranno di fornire al Comune il documento per partecipare ai bandi europei Po-Fesr sulla riqualificazione della città». Il percorso di consultazione pubblica è partito da circa un mese e sabato si è anche tradotto in un Ost (Open Space Technology) durante il quale si sono formati dieci gruppi di lavoro per un totale di 80 persone. Ieri è arrivata la prima sorpresa: uno dei gruppi, formato da giovanissimi, ha deciso di autoconvocandosi alle ExFadda per proseguire la discussione iniziata. L’idea è arrivata da una studentessa di Giurisprudenza, Raffaella Marrazzo, che ha lanciato su Facebook un nuovo invito e il confronto è ripreso da idee e proposte. La sua? “Biblioteche aperte dalle 8 a mezzanotte per aprire anche ai giovani i luoghi di aggregazione sana”.
Ma a San Vito le idee non mancano. Lo stesso D’Adamo ha fondato “Sunday Selfie Project”, passeggiate per le bellezze del territorio con tanto di documentazione fotografica alla scoperta del territorio (che ha già attirato un gruppo di 40 camperisti che a metà giugno sarà in città per partecipare a un’edizione dedicata). L’amministrazione ovviamente apprezza e ha del tutto sposato la filosofia dei professionisti anche partecipando in prima persona ai molti eventi.
 
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