Aeroporti, sindacati divisi: non si penalizzi Brindisi

Aeroporti, sindacati divisi: non si penalizzi Brindisi
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Sabato 22 Ottobre 2016, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 10:31

Sindacati divisi sulla mozione approvata a Bari e presentata dal consigliere regionale mesagnese Mauro Vizzino e da altri consiglieri tarantini sull’apertura ai voli civili anche per l’aeroporto di Grottaglie. Se la Uil, in una nota trasmessa ieri mattina, si è schierata con Vizzino, ben diversa si rivela la posizione delle altre sigle sindacali. La Cgil è contraria, la Cisl - pur rappresentando in una sola segreteria le province di Brindisi e Taranto -, chiede alla Regione di occuparsi di altri problemi relativi ai collegamenti e ai trasporti anziché di un terzo aeroporto destinato ai voli civili.
In una nota trasmessa ieri mattina, la Uil Puglia afferma: “Condividiamo pienamente la mozione del consigliere regionale Mauro Vizzino, che fa il paio con le proposte da noi avanzate ripetutamente e rimaste puntualmente senza risposta in questi anni. I quattro aeroporti pugliesi debbono essere messi a sistema, come avviene da tempo ormai nel Nord Italia, Lombardia e Veneto in primis, per intercettare nuove fette di mercato, restituire competitività al tessuto economico, turistico e commerciale pugliese, e dare impulso e ricchezza a tutto il territorio”. “Ci riferiamo a tutto il territorio regionale – spiega Aldo Pugliese, segretario generale della Uil di Puglia – perché attivare i voli passeggeri da Taranto e da Foggia non significherebbe affatto penalizzare le province e gli scali di Bari e di Brindisi. Al contrario: il trend crescente di arrivi e di partenze da Bari e da Brindisi renderà impossibile, nel medio periodo, soddisfare la domanda del mercato aeroportuale da e verso la Puglia, pertanto il supporto di Taranto-Grottaglie e di Foggia sarebbe fondamentale per creare un polo aeroportuale davvero concorrenziale ed efficiente”.
Decisamente contraria, invece, la Cgil. Il segretario provinciale di Brindisi Michela Almiento spiega: «Noi non siamo dello stesso avviso, negli anni sono state definite precise specificità sugli aeroporti: a Grottaglie una destinazione commerciale, a Brindisi una turistica. Inoltre, anche quando è stata fatta la battaglia sugli investimenti con i fondi europei, lo facemmo tenendo presente che l’aeroporto di Brindisi dovesse rinforzarsi sul fronte del traffico passeggeri, come poi è stato. Anche Lecce, dal canto suo, rinunciò all’aeroporto di Galatina». La Almiento ribadisce: «Siamo doppiamente preoccupati in questa fase per le voci che circolano e di cui veniamo messi a conoscenza attraverso i giornali, e anche la Regione deve dare risposte. Non è la prima volta che i politici tarantini tentano di impegnarsi in questa battaglia legata all’aeroporto di Grottaglie. A nostro avviso tutto questo potrebbe rivelarsi un boomerang, perché poi si dovrebbe mettere mano all’intero piano di rotte a livello regionale. Io credo che non si possa agire sempre rispondendo ai desiderata del momento, si può invece parlare concretamente di cambiamenti solo se inseriti all’interno di una programmazione. Oggi sarebbe inutile dare vita ad un aeroporto che rappresenterebbe l’ennesima cattedrale nel deserto. Se temiamo per l’aeroporto di Brindisi? Certamente ci rimetterebbe, nonostante abbia sempre risposto in maniera positiva alle esigenze turistiche del Salento».
La Cisl da qualche tempo ha accorpato in un’unica segreteria le province di Brindisi e Taranto. E al di là della premessa di non voler minimamente parteggiare per un territorio o per l’altro, non sembra affatto convinto circa una nuova destinazione per l’aeroporto di Grottaglie: «Già in altre occasioni abbiamo detto la nostra - afferma il segretario Antonio Castellucci -, a noi non appassiona l’idea di avere due aeroporti nel raggio di 60-70 chilometri, ci serve una rete infrastrutturale idonea». «Con i colleghi di Cgil e Uil vorremmo tanto un incontro con il governatore per avviare un ragionamento sui trasporti complessivi, non solo per l’aeroporto», continua Castellucci, rifacendosi in qualche modo al ragionamento del presidente provinciale di Federalberghi Pierangelo Argentieri, che chiedeva semmai maggiori investimenti per i collegamenti di chi arriva in Puglia e vuole raggiungere le diverse località. «Federalberghi ha ragione. Si pensi ad una migliore rete di trasporti, compresa quella ferroviaria».
 

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