Aeronautico nel caos, la sindaca: «Si farà la verifica»

Aeronautico nel caos, la sindaca: «Si farà la verifica»
di Elda DONNICOLA
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 21:14
Il sindaco Angela Carluccio accoglie la proposta dell’onorevole Vittorio Zizza e «si impegna a istituire un tavolo prima con le amministrazioni locali e poi con il Ministero per avviare azioni mirate a tutela del settore aeronautico e con l’obiettivo di affiancare le aziende in un periodo difficile». Nata dalle proteste dei lavoratori Gse prima e di Processi Speciali (nella foto grande) poi, il dibattito sulla crisi presunta o tale del comparto aeronautico si infittisce sempre di più. Gse e Processi Speciali sono due aziende del comparto aeronautico che hanno manifestato difficoltà nel pagamento degli stipendi per una serie di motivi, il principale è quello legato al pagamento dei canoni da parte delle committenti.
 
«Il polo aeronautico è sempre stato il fiore all’occhiello dell’economia brindisina – afferma la Carluccio – anch’esso purtroppo è stato risucchiato dalla crisi. L’obiettivo di questa amministrazione è quello di affrontare con decisione anche questa emergenza. Il Comune ha una sua struttura tecnica che si occupa con grande attenzione del settore industriale, ma voglio ricordare che l’ente è anche socio dell’Asi e che dunque, si avvale della consulenza specifica di esperti».
Nel frattempo il sindacato tuona, a cominciare dal segretario di Ugl Ercole Saponaro. «La polemica in atto sul comparto aeronautico brindisino – sostiene il segretario - merita un’analisi schietta e fredda della reale situazione che non è un mal di pancia passeggero come ha voluto far passare il direttore di Confindustria Angelo Guarini, ma una crisi annunciata e prevista per la poca attenzione che i management dei grandi gruppi hanno verso le professionalità esistenti sul nostro territorio cercando di spostare alcune lavorazioni in paesi dove il costo del lavoro a loro dire è più basso». E nel caso di Processi Speciali, Saponaro aggiunge: «Confindustria sa benissimo che Processi Speciali, che ha ritardi cronici nel pagamento degli stipendi e degli oneri previdenziali, è una di quelle società che ha usufruito di finanziamenti pubblici derivanti dai fondi che le organizzazioni sindacali riuscirono a portare a Brindisi con l’Accordo stralcio sulla chimica. Processi Speciali ha usufruito di questa opportunità che era legata a un incremento occupazionale che oggi viene messo in discussione nella sua totalità avendo questa società sicuramente tanto da farsi perdonare sulle strategie di mercato e di efficienza». Insomma, per la Ugl la crisi esiste ed è grave.
Anche il segretario di Fiom Cgil Maurizio Sancesario tiene a dire la sua dopo le esternazioni del direttore Guarini apparentemente poco attente rispetto alla reale situazione del settore aeronautico. Sancesario pone una serie di quesiti: «Il comparto aeronautico ha semplicemente un raffreddore? Se è vero quanto dichiarato dal direttore Guarini vuole dire che l’analisi dei sindacati è completamente errata, eppure basta andare a verificare quante richieste per accedere agli ammortizzatori sociali sono state fatte in questi primi sei mesi dell’anno dalle aziende del comparto aeronautico e quante di queste sono in crisi per mancati e puntuali pagamenti da parte del loro cliente principale “Leonardo”».
Insomma, tutto gira attorno alla situazione di Leonardo ex Finmecannica e proprio per questo il professore Federico Pirro docente di storia dell’industria all’Università di Bari ha suggerito alla Pmi di diversificare i propri committenti. «Può oggi il direttore di Confindustria confermare che Leonardo divisione elicotteri ha solo i raffreddore? – incalza il segretario della Fiom - ha conoscenza dei suoi carichi di lavoro? Ha conoscenza di come Leonardo sta gestendo il personale nel rispetto dell’accordo di programma firmato con la Regione? Sa quanti dipendenti ha oggi? Sa quanti dovrebbero invece essere? Sa che entro fine luglio ha in scadenza un numero considerevole di lavoratori in somministrazione?».
E poi la Fiom precisa che i sindacati non fanno “show-mediatici”. «I sindacati usano l’informazione e la protesta per permettere all’opinione pubblica di saper quali sono i problemi dei lavoratori della provincia di Brindisi – afferma Sancesario – tra i sindacati sicuramente possono nascere delle posizioni diverse, ma questo fa parte della politica sindacale di ognuno, giusta o sbagliata che sia e tutti i dirigenti sindacali nel pieno del loro mandato, si dovranno assumere le loro responsabilità agli occhi dei lavoratori e di chi ha permesso loro di ricoprire quel ruolo».
Insomma, la situazione è tale che anche il Sindacato deve affilare le armi e darsi da fare. «La situazione oggi è già di per sé difficile – conclude il segretario Fiom - e le organizzazioni sindacali devono necessariamente mettere in campo tutte le loro forze per affrontare con le dovute attenzioni quanto accade per non permettere di “fare ammalare” una realtà così importante e fiore all’occhiello della nostra provincia».
 
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