Acqua potabile a partire dai reflui
Forcatella, miracolo in quattro mosse

Acqua potabile a partire dai reflui Forcatella, miracolo in quattro mosse
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 13 Luglio 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 13:57
«Il progresso a Lago Forcatella da oggi sgorga anche dalla prima fontana di acqua potabile dai reflui, sperimentazione che chiude il ciclo all’interno dell’impianto di depurazione e affinamento che sorge a Fasano: un altro passo in avanti per questo ecosistema straordinario tra tecnologia e ambiente che “imita” il lavoro eccezionale che compie la natura. La possibilità di produrre questa acqua permette di immaginare un futuro in cui integrare l’acqua potabile».
Con queste parole il presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia Fabiano Amati ha inaugurato ieri mattina l’impianto sperimentale di potabilizzazione delle acque reflue. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ad Amati, anche il Sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, il presidente di Aqp Nicola De Sanctis e il project manager di “Aquasoil” Nino Santoro. L’incontro si è svolto prima nell’area dell’impianto di depurazione per i saluti delle istituzioni e per illustrare e avviare i lavori di ampliamento e modernizzazione che prevedono anche un sistema di biofiltri per eliminare del tutto le emissioni odorigene.
I lavori sono stati aggiudicati con un importo di quasi 4 milioni di euro e chiudono il lungo processo di modernizzazione dell’intero servizio idrico integrato di Fasano: risultato, un potenziamento dell’impianto portandolo dagli attuali 25.845 abitanti equivalenti (termine tecnico per definire la quantità di sostanze organiche trattabili) a 61.130, con un livello di trattamento dei reflui in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 152/06. La fine dei lavori è prevista a novembre 2018.
 «Grazie a interventi strutturali e di ammodernamento impiantistico, operati nella filiera del processo di depurazione – ha sottolineato il presidente di Aqp De Sanctis – la nostra società consentirà al territorio servito di beneficiare di un significativo e duplice vantaggio. Da una parte l’incremento delle potenzialità di trattamento dell’attuale depuratore, in coerenza con le prospettive di sviluppo dell’abitato; dall’altra, non meno significativo, un cospicuo effetto di riduzione degli impatti ambientali».
Davanti al Lago Forcatella, a seguire, c’è stata l’apertura della fontana di acqua potabile dai reflui, realizzata con un tubo trasparente chiuso all’estremità da una condotta di rame: non è stato possibile bere l’acqua prodotta per non commettere un abuso ai danni del gestore dell’impianto, in quanto occorre l’autorizzazione sanitaria, ma da un punto di vista microbiologico e biologico ha tutti i parametri della potabilità.
L’impianto di affinamento delle acque reflue urbane è stato potenziato lo scorso anno con opere tecnologicamente avanzate ed inaugurato ufficialmente l’8 luglio scorso anche alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il costo delle opere fu di circa 3 milioni e mezzo di euro: fondi rivenienti dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) ai quali il Comune di Fasano ebbe accesso nel 2011, dopo la proposta della giunta regionale di allora; promotore degli interventi fu lo stesso Amati che nel suo intervento ha ripercorso la storia dell’impianto. «La lungimiranza di chi ha seguito e voluto sin dall’inizio la nascita di questo progetto - ha concluso il consigliere regionale -, a partire dall’allora sindaco Donato De Carolis, è stata fondamentale per arrivare fin qui».
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