Pentagramma
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Romeo e Giulietta, successo di Franzutti al Teatro Politeama Greco di Lecce

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Mercoledì 30 Dicembre 2015, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 22:26
L’amore impossibile celebrato dalla penna di William Shakespeare ha ispirato la musica dei due secoli scorsi producendo almeno cinque capolavori assoluti. A rappresentare il Novecento più art-decò sovietico vi è l’interpretazione sonora e violenta di Sergei Prokof'ev (1938) che diviene balletto con l'estro di Leonid Lavrovky l’11 gennaio del 1940 al Kirov di Leningrado.  Nei 77 anni di esistenza la partitura è stata materiale per i migliori coreografi del mondo che ne hanno fatto e disfatto centinaia di adattamenti. Fredy Franzutti, direttore del Balletto del Sud, crea il suo nel 1998 e via via, nelle diverse “riprese”, raggiunge la versione attuale che sabato 5 e domenica 6 dicembre è andata in scena al Teatro Politeama Greco di Lecce - città sede della compagnia. Franzutti caratterizza la parte visiva con un’ambientazione medioevale. I personaggi si muovono nella penombra di una luce tagliente appartenente ai dipinti della scuola italiana del Lorenzetti, del Cavallini, di Jakopo della Quercia, del Masolino e di Giotto del quale riconosciamo espliciti riferimenti. Guarda il video Possiamo subito affermare che la parte visiva (le scene sono realizzate dal pittore salentino Francesco Palma) sono uno dei punti di forza dello spettacolo: scene a trasformazione di moderna concezione e sontuosi costumi – che non ostacolano i danzatori anzi si animano con il movimento creando vortici di stoffa – connotano la produzione di massimo livello e accompagnano lo spettatore in una dimensione quasi cinematografica.La narrazione è scorrevole e comprensibile, il dramma è restituito al balletto in maniera diretta e asciutta. Franzutti mostra la sua esperienza ben calibrando momenti corali e solistici, e quelli danzati con quelli di pantomima e teatro. I ruoli principali sono affidati alla delicata Martina Minniti e al russo Alexander Yakovlev che propone un Romeo sognante e distaccato. Tebaldo è danzato con il vigore solito di Alessandro De Ceglia; Mercuzio è risolto con il giusto contrappunto tra tragico e comico da Stefano Sacco. La Balia è Serena Ferri interprete matura e professionale; Madonna Capuleti ha il piglio aggressivo di Federica Resta; Capuleti è interpretato con intensa figura dall'attore Andrea Sirianni; Frate Lorenzo è austero nei movimenti di Daniel Agudo Gallardo; Benvolio ben si esprime con Luca Rimolo. Affianco a loro tutto il Balletto del Sud, ormai solida realtà della danza italiana e vanto per il Salento. Unica nota dolente è l’assenza dell'orchestra sinfonica “Tito Schipa” che dal 1997 accompagna il Balletto del Sud in questo tradizionale appuntamento invernale al Politeama. Si spera in una futura soluzione dei noti e gravi problemi dell’orchestra per avere di nuovo nella città di Lecce il prestigio di spettacoli di balletto con musica dal vivo interamente prodotti in casa.
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